Melegatti, ok al concordato preventivo Hausbrandt: pronti a rilevare l'azienda

Melegatti, ok al concordato preventivo Hausbrandt: pronti a rilevare l'azienda
VERONA - Il Tribunale di Verona ha concesso il concordato preventivo per la Melegatti di San Giovanni Lupatoto. Lo rende noto Hausbrandt Trieste 1892 Spa, l'azienda trevigiana...

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VERONA - Il Tribunale di Verona ha concesso il concordato preventivo per la Melegatti di San Giovanni Lupatoto. Lo rende noto Hausbrandt Trieste 1892 Spa, l'azienda trevigiana del caffè che ha dato la disponibilità a rilevare la storia azienda dolciaria. In una nota, Hausbrandt annuncia di aver «già attivato i propri professionisti per lavorare su questa importantissima decisione da parte del Tribunale di Verona», e che «ha già pronta la struttura finanziaria per poter procedere con l'acquisizione di Melegatti e conferma il proprio interesse nel portare avanti l'operazione».


«Si tratta di una notizia importante e positiva. Il messaggio significa che al momento, è scongiurato il fallimento dello storico stabilimento dolciario veronese - hanno commentato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil - Questo concordato ha una durata di 120 giorni, con la possibilità di proroga di un massimo di ulteriori 60, qualora l'azienda decidesse di presentare un'apposita istanza al Tribunale. In considerazione del fatto che il 7 marzo è prossimo, è presumibile pensare che nei prossimi appuntamenti istituzionali si stabilirà di allungare i tempi per chiudere in modo dignitoso la vicenda, nell'interesse di tutte le parti coinvolte».  Secondo i delegati sindacali confederali, «questa opportunità, e il tempo concesso, dovranno essere investiti per risolvere i problemi dell'attuale gestione e per individuare il nuovo acquirente tra coloro che ne hanno manifestato o manifesteranno la volontà. Intanto - concludono i dipendenti degli stabilimenti di Melegatti e Nuova Marelli restano in cassa integrazione che l'azienda ha chiesto fino al 30 aprile, con l'auspicio di poter riprendere la loro attività lavorativa quanto prima». 
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Corriere Adriatico