Marche, strada ancora in salita L'attività produttiva va a rilento

Marche, strada ancora in salita L'attività produttiva va a rilento
ANCONA - Disagi e ancora strada in salita, per la tanto attesa inversione bisognerà continuare ad aspettare. “Il dato...

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ANCONA - Disagi e ancora strada in salita, per la tanto attesa inversione bisognerà continuare ad aspettare.






“Il dato relativo al primo trimestre 2015 - dichiara il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli - conferma la presenza di un quadro congiunturale che, pur traendo beneficio dalla positiva intonazione della domanda internazionale, dal basso prezzo del petrolio e dalla favorevole dinamica dei tassi di cambio e interesse, resta caratterizzato da condizioni di estrema selettività della domanda. Tale aspetto, che si riflette in più strette condizioni competitive per le imprese, acuisce i processi di selezione e spinge le imprese a mantenere alta l’attenzione su quanto accade nei mercati internazionali. In particolare, le aree di maggior trazione appaiono ancora quelle geograficamente più distanti o, se prossime al nostro paese, sono quelle caratterizzate da elevati livelli dei profili qualitativi delle produzioni.”



Venendo ai dati, secondo i risultati dell'Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Banca Marche, nel trimestre gennaio-marzo 2015 la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, risultato in linea rispetto alla dinamica rilevata in Italia (-0,3%). A livello settoriale, le variazioni negative dell’attività produttiva hanno interessato solo alcuni settori dell’economia regionale (Minerali non metalliferi, Tessile-Abbigliamento, Calzature, Legno e Mobile), mentre gli altri hanno fatto registrare variazioni positive, anche se contenute.



In lieve aumento l'attività commerciale complessiva nel primo trimestre 2015: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita dello 0,3% (2,1% nel quarto trimestre 2014) rispetto allo stesso trimestre del 2014, con andamento debole sia sul mercato interno, sia soprattutto su quello estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato una variazione pari allo 0,6%, con flessioni nei Minerali non Metalliferi e Calzature e aumenti negli altri settori. Le vendite sull'estero hanno mostrato una sostanziale stazionarietà (-0,1%), con risultati positivi per la Meccanica, il Legno e Mobile e la Gomma e plastica.



L’andamento debole dell’attività produttiva che caratterizza l’attuale fase congiunturale si associa a una dinamica dei prezzi abbastanza contenuta, con incrementi dello 0,5% sull’interno e dell’1% sull’estero. I costi di acquisto delle materie prime sono risultati in aumento sia sull’interno (0,4%), sia sull’estero (0,9%). Nella media del trimestre gennaio-marzo 2015, i livelli occupazionali hanno registrato una flessione dello 0,4%.



Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono passate da 14,6 milioni del 2014 a 7,5 milioni (-48,8%). In flessione sono risultati sia gli interventi ordinari (-22,2%), passati da 2,8 milioni di ore del primo trimestre 2014 a 2,2 milioni di ore del primo trimestre 2015, sia gli interventi straordinari (-40,8%), passati da 5,6 milioni di ore del primo trimestre 2014 a 3,3 milioni di ore del primo trimestre 2015, che, soprattutto, gli interventi in deroga (-67,8%), passati da 6,2 milioni di ore del primo trimestre 2014 a 2 milioni di ore del primo trimestre 2015.



Dall’analisi dei dati per ramo di attività emerge una diminuzione generalizzata delle ore complessive autorizzate: industria (-37,3%), edilizia (-41%), artigianato (-63,6%), commercio (-71,3%), settori vari (-83,8%). Nonostante i segnali favorevoli emersi in chiusura d’anno, le previsioni degli operatori riguardo alla tendenza delle vendite per i prossimi mesi sembrano comunque orientate al permanere di una situazione stazionaria sul mercato interno e in progressivo miglioramento sul mercato estero. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico