Clabo, utile netto in crescita del 16% nei primi sei mesi del 2015

Clabo, utile netto in crescita del 16% nei primi sei mesi del 2015
JESI - Riscontri interessanti e orizzonti sulla Cina. Il consiglio di amministrazione di Clabo S.p.A, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di vetrine...

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JESI - Riscontri interessanti e orizzonti sulla Cina. Il consiglio di amministrazione di Clabo S.p.A, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di vetrine refrigerate per l’esposizione del gelato artigianale, ha approvato il bilancio relativo ai primi sei mesi del 2015 che registra un risultato netto di oltre un milione, in progresso del 16% sullo stesso periodo del 2014.




I ricavi risultano stabili a 19 milioni, nonostante la debolezza di due mercati importanti per l’azienda jesina come la Cina ed il Brasile dove la congiuntura economica non ha favorito lo sviluppo delle vendite. La posizione finanziaria netta, pari a 18,1 milioni è in netto miglioramento rispetto al 30 giugno 2014 (23,3 milioni) grazie agli introiti della quotazione.



“Confermiamo il nostro obiettivo strategico di penetrazione del mercato cinese anche attraverso l’apertura del nuovo stabilimento - dichiara il presidente ed amministratore delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini - che contiamo di avere operativo già nei primi mesi del 2016. Grazie alla nuova base produttiva in Asia ed al progetto di potenziamento della rete vendita nel nord America, riteniamo di avere dei margini di crescita molto importanti nel prossimo futuro”.



Clabo ha annunciato nei mesi scorsi la propria intenzione di implementare un nuovo stabilimento di produzione nell’area industriale di Suzhou, nel distretto di Wujiang, in Cina, dove intende investire una parte dei proventi ottenuti dalla quotazione sul segmento AIM di Borsa Italiana avvenuta a marzo di quest’anno. “Per quanto riguarda l’anno in corso – ha concluso il presidente di Clabo - , siamo molto fiduciosi per il secondo semestre, sia nell'ottica di una moderata crescita dei ricavi sia per il mantenimento del trend di crescita dell’utile”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico