Imprese delle Marche: le 500 big crescono ancora, ma la guerra dei dazi è un freno

Imprese delle Marche: le 500 big crescono ancora, ma la guerra dei dazi è un freno
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ANCONA - Le 500 principali imprese delle Marche hanno fatto registrare, nel 2018, un segno + nelle vendite (+4,9%, per la precisione), facendo da traino anche all’occupazione, salita del 2,7%. Ma questo trend positivo pare destinato a non riproporsi nel 2019, a causa di una stagnazione internazionale generalizzata, e sfavorito dalla dura guerra dei dazi che vede contrapposte le due superpotenze economiche mondiali, Cina e Stati Uniti.


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Un quadro a tinte fosche tratteggiato nell’analisi curata annualmente dalla Fondazione Aristide Merloni - insieme all’Università Politecnica – che, stilando la classifica dell’imprenditoria made in Marche per il 2018, conferma un podio ormai consolidato. Medaglia d’oro alla Ariston Thermo, unica delle 500 al top a superare il miliardo di fatturato (1.648.300.000 euro), seguita dalla Tod’s di Diego Della Valle (940.499.000 euro) e dalla Biesse (740.159.000 euro). La multinazionale italiana operante nel settore del comfort termico ha fatto registrare un incremento sensibile nelle vendite rispetto al 2017, con un +5% che si traduce in 78 milioni di euro in termini assoluti. A conferma delle difficoltà attraversate ormai da alcuni anni dal settore calzaturiero, invece, Tod’s subisce una contrazione delle vendite per il 2,4% e calo ancora più accentuato è quello di B.A.G, gravata da un -14,3%. 


Nelle prime 10 posizioni della classifica – che da quest’anno ha incluso i nuovi settori delle agenzie di servizi, agricoltura, assistenza sanitaria, commercio e trasporti – entrano anche due imprese non manifatturiere della grande distribuzione, ovvero Conad Adriatico e Magazzini Gabrielli, rispettivamente al 4° e 5° posto. Menzione speciale merita poi la Profilglass di Fano, che ha avuto un’impennata nelle vendite del 16,5%. Nata nel 1982, è diventata leader mondiale nella lavorazione di alluminio di alta qualità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico