Vertenza Elica, si apre una speranza: disponibilità al dialogo per mantenere il lavoro in Italia

La sede di Elica
FABRIANO - Parole e concetti che se non altro tengono viva la speranza. Qualcosa sulla vertenza Elica che ormai da diverse settimane tiene banco a Fabriano e nel suo comprensorio...

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FABRIANO - Parole e concetti che se non altro tengono viva la speranza. Qualcosa sulla vertenza Elica che ormai da diverse settimane tiene banco a Fabriano e nel suo comprensorio si muove come si evince anche dallo stesso comunicato emessso dalla società. Questo il contenuto integrale.

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Elica S.p.A. ha partecipato ieri, in videoconferenza, all’incontro convocato dalla Regione Marche per l’approfondimento, richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, circa le aperture dichiarate. Dopo attenta riflessione, l’azienda è pronta a rivedere la propria posizione e a dialogare con le parti sociali e le Istituzioni per ascoltare eventuali proposte su come mantenere le produzioni in Italia, con lo scopo di salvaguardare gli obiettivi di competitività che il mercato impone e che sono il presupposto fondamentale del piano presentato dall’azienda. L’andamento profondamente negativo della società italiana con perdite complessive di 21,5 milioni di euro solo negli ultimi cinque anni, il mercato sempre più concorrenziale delle cappe da cucina, composto da concorrenti internazionali che producono quasi esclusivamente in paesi a basso costo, costituiscono la base delle criticità che hanno costretto l’azienda a presentare il piano industriale che rappresenta il presupposto di qualunque analisi risolutiva. Per Elica questa sarebbe realisticamente l’unica strada percorribile per essere competitiva ma, da sempre convinta dell’importanza del dialogo, è disponibile a confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni su qualsiasi strumento e soluzione alternativa che da questi possa giungere. Ciò premesso e nell’attesa di conoscere le eventuali proposte su come mantenere le produzioni in Italia, l’azienda dà la piena disponibilità a rivedere profondamente gli elementi del piano industriale, purché tali soluzioni siano utili a garantire i presupposti dello stesso, ossia a favorire un futuro competitivo a tutto il gruppo. 

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Corriere Adriatico