Chiusura parrucchieri e centri estetici, Confartigianato si rivolge al ministro: «Sta proliferando il lavoro degli abusivi»

Chiusura parrucchieri e centri estetici, Confartigianato si rivolge al ministro: «Sta proliferando il lavoro degli abusivi»
Confartigianato  è intervenuta presso il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per rappresentare la situazione di allarme delle imprese dei settori...

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Confartigianato  è intervenuta presso il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per rappresentare la situazione di allarme delle imprese dei settori dell’acconciatura e dell’estetica rispetto ai disagi provocati dalla chiusura delle attività nelle zone rosse ( prevista dall’allegato 24 al DPCM del 2 marzo scorso) , nel quale i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere sono stati aggiunti ai servizi dei centri estetici, già esclusi dallo stesso allegato al DPCM del 3 novembre 2020.

 

 

Nell’ambito dell'intervento, sottolinea Daniele Zucchini Presidente regionale  del settore Benessere di Confartigianato Marche, è stato sottolineato come, oltre ai  pesanti danni economici a carico delle imprese, i provvedimenti  abbiano favorito – fin dalla prima chiusura disposta con DPCM dell’11 marzo 2020 - una pericolosa ed ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, agevolata dalla disponibilità di soggetti che - a fronte dell’impennata della richiesta - continuano ad erogare abusivamente presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, i servizi preclusi alle imprese.

E’ stato fatto pertanto presente, ribadisce Barbara Tacconelli responsabile del settore Benessere di Confartigianato Marche, che la disposta chiusura delle attività regolari, proprio in considerazione della particolare situazione emergenziale che vede un aumento costante dei contagi dovuti alla maggiore virulenza delle varianti del SARS-CoV-2, va a nostro avviso nella direzione opposta a quella auspicata dal Governo, andando ad amplificare il rischio piuttosto che contenerlo. Si aumenta il rischio di contagio, il lavoro irregolare e si evadono imposte che invece chi ha dovuto chiudere è sempre chiamato a pagare. La Confartigianato nazionale ha quindi chiesto al ministro Giorgetti di intervenire per favorire una pronta modifica  al DPCM del 2 marzo 2021 che reintegri le attività  di acconciatura ed estetica  nell'allegato 24, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse.

 

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Corriere Adriatico