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FORCE - La decontribuzione del 30% per le imprese di tutti i settori relativa agli oneri per i lavoratori dipendenti, prevista per il sud, deve essere estesa anche all’area del cratere del terremoto del 2016.
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Una richiesta avanzata con forza da un fronte trasversale che vede sindaci, presidenti di Unioni montane ed imprenditori di tutti i settori.
Una misura ritenuta vitale affinché questo territorio possa continuare a vivere, altrimenti si rischia, entro pochi anni, un tracollo socio-economico.
Le debolezze
Un territorio dove è sempre più difficile riuscire a vivere, dove le imprese fanno fatica a resistere e di nuove non nascono, dove il lavoro è sempre meno, dove i servizi sono stati ridotti e la viabilità non facilita la crescita economico-produttiva. Ragioni più che sufficienti per chiedere che il governo inserisca l’area del perimetro del cratere nel prossimo provvedimento che non può essere riservato solo al sud Italia. Si sta alzando forte una voce unanime da parte di tutti i sindaci dei Comuni del cratere, ai quali è pronto ad unirsi tutto il mondo produttivo del territorio. Il provvedimento diventa così un’emergenza nell’emergenza, un appiglio per dare un po’ di ossigeno per il futuro, visto che si sta pensando, da parte del governo, di prolungarlo su un arco temporale di nove anni. Un’iniziativa importante, dunque, da portare avanti subito, già discussa, con consensi unanimi, nella riunione dell’Anci Marche con i sindaci dei Comuni del cratere, convocata dalla neo presidente Valeria Mancinelli, tenutasi sabato scorso, alla quale ha partecipato anche il commissario per la ricostruzione post sisma Giovanni Legnini.
Il precedente
«È questa la direzione verso cui vogliamo andare e sulla quale dobbiamo fare squadra» dice il sindaco di Force e coordinatore Anci piccoli Comuni, Augusto Curti, ricordando che già per il sisma altre misure che riguardavano il sud sono state estese ai Comuni del cratere. I provvedimenti del pacchetto “Resto al sud” hanno ricompreso i Comuni dell’area terremotata. Misure diverse che costituiscono dei precedenti. «Chiediamo – continua Curti – è che venga fatto, per la decontribuzione fiscale, lo stesso percorso adottato in passato. Su questo aspetto ci impegneremo tutti insieme. È importante fare squadra tra Anci, Regione, i sindaci ed il commissario Legnini. Nella riunione scorsa dell’Anci è stato anticipato e condiviso questo percorso, sul quale si inizierà a lavorare». Una voce forte e unanime arriva dai sindaci. Ora bisogna agire e confrontarsi subito col ministro per il sud Peppe Provenzano.
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Corriere Adriatico