ROMA - La grande operazione di cambio dei contatori elettrici, con l'arrivo di quelli 'intelligenti' di seconda generazione nelle case di oltre 30 milioni di famiglie...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli smart meter di seconda generazione, infatti, si configurano come dei piccoli computer in grado di svolgere molte innovative funzioni: quello presentato di recente dall'Enel assicura tra l'altro il cambio di fornitura più veloce, il superamento delle fasce orarie predefinite, la disponibilità di dati sul comportamento energetico per un maggiore risparmio. La rilevazione dei dati del cliente ogni 15 minuti, ad esempio, permetterà di avere un quadro sempre più aggiornato dei prelievi di energia giornalieri e dei comportamenti di consumo dei clienti, sempre più consapevoli e attenti a una maggiore efficienza energetica. Non ci sono obblighi di legge da rispettare in merito alla tempistica per il cambio, anche se è possibile ipotizzare il via già nel 2017: la palla, infatti, passa alle aziende, che dovranno predisporre i piani di sostituzione e sottoporli all'esame dell'Autorità.
Le norme prevedono che ogni società distributrice comunichi nel dettaglio come intende procedere, anche attraverso, per esempio, la pubblicazione del piano sul proprio sito o anche l'organizzazione di una "sessione pubblica di presentazione" per dare risposte a quesiti e osservazioni. Le operazioni di sostituzione, insomma, dovranno essere note ai concorrenti elettrici, ma anche a quelli non elettrici. Il riferimento è ovviamente alla vicenda fibra: Enel Open Fiber ha già cominciato a posare l'infrastruttura indipendentemente dal cambio dei contatori, ma è noto che l'arrivo degli smart meter potrebbe essere un'arma in più per portare la nuova rete a famiglie e imprese, a patto che tutti gli operatori godano delle stesse condizioni. La più ampia pubblicità dell'operazione contatori, quindi, nelle intenzioni dell'Autorità dovrebbe assicurare proprio questo. E comunque, è stato ribadito, vengono confermati i "già vigenti obblighi di separata rendicontazione di costi e ricavi relativi alle attività diverse dal servizio oggetto di riconoscimento tariffario e le norme di monitoraggio che consentano di trasferire ai clienti del settore elettrico eventuali benefici derivanti dalle sinergie con queste attività". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico