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Per colf, badanti e baby sitter da gennaio scatta l'aumento del 9,2%: «Non è stato raggiunto alcun accordo sull'adeguamento retributivo».
«I sindacati, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf non hanno voluto accettare la proposta avanzata dalle associazioni datoriali rappresentate dalla Fidaldo di scaglionare gli aumenti dovuti nel corso dell'anno»: è quanto dichiara la Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico a conclusione della riunione della Commissione Nazionale per l'aggiornamento retributivo precisando che scatta l'adeguamento all'80% dell'indice Istat per le retribuzioni minime che da gennaio aumenteranno quindi del 9,2%.
Scatta l'adeguamento all'80% dell'indice Istat
«Il Ccnl domestico - prosegue la Fidaldo, che è composta dalle associazioni Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adlc e Adld - prevede (art. 38) che in caso di mancato accordo tra le parti, come avvenuto oggi, scatti l'adeguamento all'80% dell'indice Istat per quando concerne le retribuzioni minime che da gennaio aumenteranno quindi del 9,2%, e al 100% per le indennità di vitto alloggio».
La federazione precisa tra l'altro che le associazioni datoriali avevano proposto di scaglionare gli aumenti dovuti a colf, badanti e baby sitter nel corso dell'anno, in modo da limitare l'impatto economico dei rincari sui budget familiari già gravati dal caro bollette e dal rialzo dei prezzi della benzina.
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Corriere Adriatico