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Nel Decreto Sostegni ci sarà spazio per una norma che cancella tutte le cartelle esattoriali fino a 5 mila euro relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2015. «L'obiettivo è alleggerire il magazzino dell'Agenzia delle Entrate - ha spiegato il sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon - il provvedimento dovrebbe portare alla cancellazione di circa 61 milioni di cartelle che valgono un miliardo, consentendo così all'Agenzia di concentrare l'attività sulle pratiche effettivamente esigibili».
Lo stralcio fino a 5 mila euro consentirebbe di abbattere circa il 56% della giacenza del magazzino delle Entrate.
Il centrodestra ha già annunciato che si batterà per portare la soglia a 10 mila euro. «Se nel testo del governo dovesse esserci una soglia inferiore - dice il capogruppo FI alla Camera Roberto Occhiuto - vedremo di migliorare il provvedimento durante il suo passaggio parlamentare».
Circa 6 miliardi andranno poi alla sanità (di cui 5 per implementare il piano vaccini) e poco meno di 10 miliardi alle misure per famiglia, Reddito di cittadinanza, indennità per stagionali e sportivi, Cig. Il blocco dei licenziamenti varrà fino al 30 giugno per chi ha gli ammortizzatori ordinari e fino a ottobre per tutti gli altri.
Il problema restano le coperture. Per questo si ipotizza una nuova manovra in deficit per 20 miliardi per varare al più presto un altro decreto che possa sostenere le imprese nella ripartenza e che dovrebbe contenere anche il pacchetto per rivedere le norme sui fallimenti. Per recuperare risorse si sta pensando anche di interrompere dal mese di luglio l'operazione cashback che non ha mai convinto del tutto Draghi. Si avrebbe così un risparmio di circa 3 miliardi. Oggi pomeriggio comunque un vertice a palazzo Chigi e i ministri competenti farà il punto sul Dl Sostegni con l'obiettivo di portarlo sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì.
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Corriere Adriatico