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Stiamo sperimentanto la punta massima di caldo di questa prima parte dell'estate 2023. Nella speranza che non ci siano altri giorni con picchi di calore oltre i 40°, l'unico modo per proteggersi dal caldo africano è restare in luoghi chiusi con l'aria condizionata. Chiaramente essende un apparecchio che consuma energia elettrica, tenere acceso per ore il climatizzatore in casa ha un costo, per fortuna non proibitivo considerato che il costo della corrente elettrica è diminuito. Comunque un costo in più da sostenere nella prossima bolletta ci sarà.
Impatto sulla bolletta
Il prezzo dell’energia è più clemente dell'anno precedente, si stima circa il 43% in meno, per cui i 26 milioni di italiani che avrebbero un condizionatore in casa possono tirare un sospiro di sollievo. Ma nonostante il calo, è sempre importante porre una grande attenzione a come si usano i condizionatori, perché le cattive abitudini potrebbero comunque avere un impatto negativo in bolletta. Ecco allora una serie di consigli pratici per ridurre l'importo della bolletta e soprattutto gli sprechi.
La classe energetica del condizionatore
Questa è veramente la prima voce da tenere in considerazione, perché come tutti gli elettrodomestici anche il climatizzatore ha una classe energetica e migliore è l’efficienza, minori saranno i consumi.
Basse temperature, ma non polari
Abbassare la temperatura molto al di sotto di quella esterna è dannoso per la salute, perché creerebbe uno scompenso termico quando si esce di casa, ma è anche uno spreco di denaro, per cui la scelta equilibrata è impostare 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno, meglio ancora l'opzione di deumidificazione che porta ad un risparmio sul consumo.
Meglio l'inverter
Un condizionatore inverter, a differenza di quello senza questa opzione, una volta raggiunta la temperatura ideale, rallenta la velocità del motore evitando il consumo di energia necessario per fermarsi e ripartire. Ed il risparmio energetico è fino al 30% rispetto a uno standard.
Fare sempre la manutenzione
Questa regola vale per qualsiasi dispositivo, perché non fare la manutenzione dell’impianto e la pulizia dei filtri con regolarità potrebbe avere ripercussioni sia sulla salute, nel caso dei filtri sporchi, che sul portafogli visto che i consumi peserebbero fino all’8% in più.
Funzione sleep
Di notte, le temperature si abbassano e mantenendo le finestre chiuse il fresco si conserva per qualche ora, per cui si può programmare la macchina in modo da spegnersi ad una determinata ora della notte, riducendo gli sprechi fino al 10%.
Quanto spendiamo
Diciamo subito che il calcolo deve essere fatto a livello individuale, ma a scopo di esempio, affidandosi ai dati divulgati da Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ed ipotizzando un uso giornaliero di 4 ore in media, ad un consumo di circa 1 kilowatt ogni ora (questo dipende dalla classa energetica del condizionatore) si arriva ad un totale mensile di 120 kWh, che moltiplicato per il costo di ogni kilowat/ora, noi abbiamo ipotizzato attorno ai 23,85 centesimi di euro, ogni mese la bolletta aumenterà di circa 28 euro.
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