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Bonus gite scolastiche 2024, domande al via dal 27 marzo. Il contributo fino a 150 euro viene riconisciuto dal ministero dell’Istruzione e serve a favorire la partecipazione ai viaggi di istruzione per gli studenti di scuola secondaria di II grado. Il ministro Valditara, infatti, ha firmato la direttiva che riapre la procedura per assegnare il contributo, con un cambio dei requisiti così da aumentare la platea dei beneficiari. Dalle domande agli importi, ecco come funziona il bonus.
Requisiti
Il bonus gite scolastiche è un contributo che viene dato a famiglie: con studenti che frequentano le istituzioni statali secondarie di secondo grado; che abbiano un Isee inferiore a 15mila euro.
Come fare domanda
Come funziona il bonus? Sono le scuole ad avviare la procedura per individuare i nuclei aventi diritto e ad informarli. Dopodiché, le famiglie dovranno accedere alla piattaforma Unica 'Famiglie e studenti', nella Sezione Servizi> Sotto Sezione Agevolazioni > Ambito Viaggi di istruzione. Necessario, per questo passaggio, essere in possesso di una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu, si può richiedere sul portale dell'Inps) in corso di validità attestante il proprio Isee (che deve essere inferiore, come detto, a 5mila euro). Inserita la domanda, sarà la piattaforma stessa a confrontarsi con l'Inps per la verifica dell'Isee e dunque l'esistenza del diritto al beneficio. L'Inps comunicherà in tempo reale alla piattaforma l'esito della richiesta di agevolazione, che la famiglia quindi potrà conoscere subito.
Importi
Il precedente termine ultimo per presentare la domanda è stato il 15 febbraio 2024. Dopo questa scadenza, ogni istituzione scolastica interessata ha potuto sapere, tramite un apposito "Borsellino": le risorse ministeriali che le sono state assegnate; la lista degli studenti beneficiari; l'importo dell'agevolazione per ciascuno studente, calcolato in automatico dal sistema in relazione al numero di beneficiari per un massimo, per ogni ragazzo, di 150 euro.
I pagamenti
A questo punto sarà sempre la scuola a generare gli 'eventi di pagamento' per le famiglie, in base al calendario delle gite e delle visite, tramite Pago in Rete o altre forme di pagamento. Infine, se per quest'anno l'istituzione scolastica ha già effettuato viaggi di istruzione/visite didattiche e non ne prevede altri, viene attivata una procedura di rimborso per gli studenti beneficiari dell'agevolazione
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