Bonus genitori separati, domande da oggi: gli importi, i requisiti, come richiederlo (e a chi spetta). La guida completa

Da oggi, fino al 31 marzo, sarà possibile presentare all’Inps la domanda per ottenere, in presenza dei necessari requisiti, il Bonus a favore dei genitori separati, divorziati e/o non conviventi

Un papà e una mamma separati con la loro bambina
Parte il bonus da 800 euro per mamme e papà separati. Era stato introdotto con il decreto Sostegni e poi concretizzato con un decreto dell’agosto del...

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Parte il bonus da 800 euro per mamme e papà separati. Era stato introdotto con il decreto Sostegni e poi concretizzato con un decreto dell’agosto del 2022. I soldi arrivano da un apposito fondo, per “garantire la continuità di erogazione dell'assegno di mantenimento” e la dotazione è di 10 milioni di euro. Da oggi, 12 febbraio 2024, e fino al 31 marzo sarà possibile presentare all’Inps la domanda. Il contributo vale per genitori separati, divorziati e/o non conviventi.

l fondo è finalizzato a garantire un contributo al genitore che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza epidemiologica da Covid), l'assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente), laddove tale genitore, in conseguenza dell'emergenza pandemica, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019. I criteri e le modalità per la verifica del diritto all’erogazione del Bonus sono stati definiti con il decreto del presidente del Consiglio del 23 agosto 2022.

 

 

Bonus genitori separati, quanto vale

Il sostegno viene dato in unica soluzione, in misura pari all'importo non versato dell'assegno di mantenimento, fino a concorrenza di 800,00 euro mensili, e per un massimo di dodici mensilità, tenuto conto delle disponibilità del fondo rispetto al numero dei beneficiari, fino a esaurimento delle risorse del medesimo fondo, che ammontano a 10 milioni di euro. Per l’erogazione del contributo l’ordine cronologico di presentazione delle domande non ha alcun effetto. La misura viene erogata esclusivamente sulla base dei criteri, delle disposizioni e dell’indicazione dei beneficiari forniti dal Dipartimento per le politiche della famiglia.

 

 

I requisiti per ottenerlo

Il contributo spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento a causa dell'inadempienza del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto, dovuta all'incapacità a provvedervi in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid, per effetto della quale ha cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Ai fini della individuazione dei criteri per lo stato di bisogno, il reddito del richiedente relativo all'anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento deve essere inferiore o uguale all'importo di 8.174,00 euro.

 

 

Come fare domanda

La richiesta per l’accesso al contributo deve essere presentata all’Inps, mentre la verifica dei necessari requisiti per ottenere il Bonus stesso è a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei ministri. La presentazione delle domande per il bonus a favore dei genitori separati, divorziati e/o non conviventi, deve avvenire attraverso l’apposito servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell'erogazione dell'assegno di mantenimento”, disponibile sul portale istituzionale dell’Inps nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, previa autenticazione mediante sistema di identità digitale (Spid almeno di secondo livello, Cie o Cns).

Le domande di contributo possono essere trasmesse dal 12 febbraio 2024 al 31 marzo 2024 salvo ulteriori proroghe che saranno eventualmente comunicate con apposito messaggio. In fase di compilazione della domanda è necessario indicare gli anni fra quelli interessati dall’emergenza epidemiologica da Covid in cui il reddito complessivo annuo del genitore richiedente in stato di bisogno è stato inferiore o uguale a 8.174 euro.

È altresì necessario immettere i dati relativi all'altro genitore e ai figli conviventi nel periodo di riferimento, selezionando i dati dagli appositi menu a tendina. Ai sensi dell’articolo 4, comma 3, lettera b), del citato D.P.C.M., è necessario, inoltre, allegare la documentazione (ad esempio, sentenza di separazione, provvedimenti di autorità municipali, ecc.) che attesti il diritto all'assegno di mantenimento. In caso di figlio maggiorenne disabile deve essere allegata, anche, l’attestazione della disabilità qualora la stessa sia stata certificata in data antecedente al 2010, oppure provenga da contenzioso o sia stata rilasciata dalle Province Autonome di Trento o di Bolzano-Alto Adige o dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta. Al termine del periodo di presentazione delle domande e della successiva istruttoria a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Inps procede alla corresponsione del contributo economico ai beneficiari nella misura indicata dal Dipartimento medesimo.

 

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Corriere Adriatico