Banca Marche, salgono a 37 gli ex vertici indagati

Banca Marche, salgono a 37 gli ex vertici indagati
ANCONA - Sono diventati 37 gli indagati della Procura di Ancona per le vicende che hanno portato al commissariamento di Banca Marche. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Sono diventati 37 gli indagati della Procura di Ancona per le vicende che hanno portato al commissariamento di Banca Marche.


Una decina le new entry per l’effetto della mossa della Procura che in questi ultimi giorni ha unificato due fascicoli inserendo dieci nomi eccellenti tra le persone che hanno avuto un ruolo di vertice nel governo di Banca Marche dal 2007 al 2012.



I nuovi indagati sono tutti nomi presenti, per periodi più o meno lunghi e con ruoli di diversa responsabilità, nei consigli di amministrazione dell’istituto marchigiano di credito. Le accuse, mosse a vario titolo, spaziano dalla appropriazione indebita alla truffa aggravata passando per false comunicazioni e ostacolo alla vigilanza.



Per gli altri 27 del folto gruppo degli indagati la Procura ha deciso per la proroga delle indagini onde avere il tempo necessario a inquadrare nei minimi particolari anni che hanno ridotto Banca Marche al commissariamento con le diverse azioni di responsabilità che ha attivato la Fondazione Carima con il suo presidente Franco Gazzani.



LEGGI L'APPROFONDIMENTO SUL CORRIERE ADRIATICO IN EDICOLA E IN EDIZIONE DIGITALE



Leggi Corriere Adriatico per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico