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Assegno unico. L'Inps ha di recente comunicato le nuove tabelle con gli aumenti previsti nel 2024 per la rivalutazione (clicca qui per l'articolo). Ma come si fa a conoscere quanto si riceverà mensilmente di contributo? Lo stesso ente previdenziale mette a disposizione un simulatore che restituisce l'importo che spetterà al contribuente che ha presentato domanda.
Si può procedere in maniera anonima inserendo alcuni dati relativi alla propria posizione (di seguito elencati). La simulazione, avverte l'Inps, ha valore puramente indicativo e si basa sui dati inseriti dall'utente. Quindi manca un confronto con quanto risulta nelle banche dati dell’Istituto.
Insomma, il "risultato" che si ha al termine dell'inserimento dei dati può dare un'idea di quanto si possa percepire di assegno unico. Ma per riceverlo è necessario, ovviamente, presentare la domanda di Assegno Unico accedendo alla apposita procedura disponibile sul sito web dell'Istituto, utilizzando le proprie credenziali (SPID, CNS, CIE) (oppure presentandola anche tramite patronati e contact center).
Il simulatore dell'Assegno Unico
Per accedere al servizio di simulazione dell'Inps (che sarà allineato con i nuovi parametri di importi in base all'Isee) basta cliccare sul link sottostante
Dopo aver digitato i caratteri del Codice di Controllo, si può procedere con l'inserimento dei dati richiesti.
Informazioni base
In primo luogo il simulatore richiede se si è un figlio maggiorenne che presenta domanda in autonomia. Altra opzione è dichiarare se il richiedente è una mamma under 21.
Figli a carico
Per conoscere poi l'importo mensile dell'assegno unico occorre specificare quanti siano i figli a carico, compresi quelli che non hanno diritto al contributo
Sono considerati a carico, tutti i figli minorenni e quelli maggiorenni conviventi a carico ai fini Irpef. Affinché il figlio maggiorenne non convivente si consideri facente parte del nucleo familiare, deve soddisfare tutti i seguenti requisiti:
- età inferiore a 26 anni
- risultare fiscalmente a carico dei genitori
- non essere sposato
- non avere figli
Figli minorenni e disabili
Lo step successivo è quello relativo all'inserimnto del numero di figli minorenni. Il motivo? Sono previste alcune maggiorazioni per le fasce di età:
- fino a un anno spetta una maggiorazione pari a metà dell’importo base dell’assegno a prescindere dal valore Isee
- tra 1 e 3 anni spetta una maggiorazione pari a metà dell'importo base dell'assegno per ISEE minori di 43.240,00 euro per i nuclei di almeno 3 figli
Altra domanda è relativa al numero e al tipo di disabilità (dalla "leggera" alla "grave").
Isee
Altra informazione da fornire ai fine del calcolo dell'importo dell'assegno è l'Isee, ossia l'indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari.
In assenza di Isee o per valori di questo superiori a 43.240,00 euro, l'importo dell'assegno sarà erogato al minimo della misura.
I genitori
L'informazione successiva da seguire è relativa alla presenza di entrambi i genitori nel nucleo richiedente. Bisogna specificare se sono presenti entrambi i genitori, anche se non conviventi. Se sono ambedue lavoratori o se hanno percepito in passato gli ANF, se richieste, si ha diritto alle maggiorazioni previste dagli artt. 4 e 5 (vedi prossima scheda).
Altre maggiorazioni
Maggiorazione in base all'art.5: Hanno diritto alla maggiorazione compensativa, di natura transitoria, coloro che abbiano percepito gli ANF nell’anno 2021, in possesso di attestazione Isee fino a 25.000,00 euro. La maggiorazione mensile per il 2023 spettava per un importo pari a 2/3 dell’importo ricevuto nell’anno 2022
La maggiorazione ex art. 4 riconosce una maggiorazione corrispondente a 32,40 € mensili per ciascun figlio minore, nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.
Alla fine dell'inserimento di tutti i dati, il sistema restituisce il valore presunto dell'assegno mensile.
La nuova tabella
Per avere una base di quanto varrà l'assegno con gli aumenti per rivalutazione nel 2024, consultare la seguente tabella.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico