ASCOLI - «Questa non è una scarpa da calcio, questa è una pantofola d’oro». Fu il leggendario calciatore della Juventus e del Galles John Charles...
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Da alcuni giorni però il marchio Pantofola d’Oro è al vaglio della società di advisory di Roma, Just Capital, incaricata di individuare un compratore per rilevare il 20% delle quote di Mercurio Capital, fondo di investimento americano. Quest’ultimo, infatti, avrebbe preso la decisione di uscire da Pantofola d’Oro per indirizzarsi su altri investimenti. Attualmente il prestigioso marchio ascolano con stabilimento a Villa Sant’Antonio è in mano alla famiglia di Massimo Ubaldi (51%delle quote societarie) e di Kim Williams (29%). Il fatturato dell’azienda si aggira sui dieci milioni di euro e secondo rumors ci sarebbe Puma fra le aziende interessate a rilevare il marchio pronta a formulare una proposta d’acquisto. La proposta più allettante però proviene da un fondo orientale. Ma la famiglia Ubaldi ha davvero intenzione di vendere? L’imprenditore Massimo Ubaldi, ex dirigente dell’Ascoli calcio, ha le idee piuttosto chiare. «Un’azienda è sempre cedibile quando arriva una proposta che non si può rifiutare». Dunque trattativa conclusa? «Assolutamente no - ribatte Ubaldi - per ora la Pantafola d’Oro resta saldamente nelle mani della mia famiglia e di Kim Williams. Ci sono state diverse manifestazioni di interesse sul nostro marchio ma per ora sono stati solamente pour parler». Un calcio ai rumors ma la partita è aperta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico