"Domanda di handicap e invalidità Quanti problemi con il patronato"

"Domanda di handicap e invalidità Quanti problemi con il patronato"
CASTEL DI LAMA - "Con la presente voglio portare a conoscenza di tutti gli eventuali utenti, cosa si rischia ad affidarsi alla assistenza della  Ital Uil di Castel di...

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CASTEL DI LAMA - "Con la presente voglio portare a conoscenza di tutti gli eventuali utenti, cosa si rischia ad affidarsi alla assistenza della  Ital Uil di Castel di Lama".


Inizia così la lettera-denuncia che ha inviato Novella Calvaresi all'indirizzo di posta ladenuncia@corriereadriatico.it

"Nel gennaio 2015, ci siamo rivolti al suddetto patronato per l’invio all’Inps del certificato medico per il riconoscimento dell’handicap e dell’invalidità di mio suocero.

"A dicembre 2015 è pervenuta la risposta dell’Inps solo per quanto riguarda il riconoscimento dell’handicap.

"Subito ho contattato il Patronato per capire la motivazione del mancato riscontro circa invalidità e mi hanno risposto e rassicurata che loro avevano inviato tutto e che quindi era un problema dell’Inps.

"A quel punto ho iniziato a chiamare l’Inps ma mi dicevano che non risultava inviata la domanda.

"Nel frattempo, mi affidavo a loro per l’invio all’Inps della richiesta dei permessi ex L. 104 per i quali mi arriva un rigetto da parte dell’Inps con una motivazione anomala affatto attinente alla mia posizione lavorativa tanto che mi sono affidata ad un legale per capire se ci fosse stato un errore di persona.

"Il Patronato inviava nuovamente la richiesta dei suddetti permessi commettendo nuovamente un errore: domanda incompleta.

"Dopo l’accaduto per la mia pratica di richiesta permessi ex L. 104, e considerato che nonostante le numerose telefonate e ricerche non riuscivo a capire dove fosse finita la domanda dell’invalidità di mio suocero, mi è sorto il dubbio che anche qui il Patronato avesse commesso errori.

"Su estenuanti sollecitazioni da parte del mio legale, finalmente in data 12/02/2016 arrivava la mail del Patronato con la quale abbiamo avuto conferma del mancato invio del certificato medico per la richiesta di accertamento dell’invalidità.

"Da notare le date: dicembre 2015 – febbraio 2016: tre mesi per far ammettere alla Ital Uil un errore e solo con l’intervento del legale.

"E non è finita qui.

"In data 19/02/2016 abbiamo revocato i mandati alla Ital Uil di Castel di Lama e solo grazie all’intervento del mio avvocato siamo riusciti a risolvere la richiesta dei permessi ex L. 104.

"Per quanto riguarda il mancato invio del certificato medico per la richiesta di accertamento dell’invalidità, l’avvocato, per conto di mio suocero, inoltrava in data 19/02/2016 tramite Pec  e raccomandata A/R 1, alla Ital Uil di Castel di Lama, di Ascoli Piceno, di Ancona e di Roma, richiesta risarcimento danni, e sapete come sono andate le cose? Ad oggi nessuno ha risposto: nemmeno una riga.

"Ma il bello sta nel fatto che contattati telefonicamente i responsabili a tutti i livelli gerarchici ci dicono che “risponderanno nel pomeriggio”. Sono passati quasi due mesi e quindi tantissimi pomeriggi e mai nessuno ha risposto.


"Pensate a quei poveri anziani che non hanno nessuno in casa che possono curare queste cose e soprattutto non hanno i soldi per pagarsi un avvocato.

"Vergogna". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico