La tua segnalazione a Corriereadriatico.it «Mio padre ha bisogno di una visita urgente, ma prenotarla è impossibile»

L'ospedale Sant'Antonio Abate di Sassocorvaro
Buongiorno a tutti, con la presente vorrei segnalare il grave disservizio che si sta verificando presso l'ospedale Sant'Antonio Abate di Sassoferrato. ...

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Buongiorno a tutti, con la presente vorrei segnalare il grave disservizio che si sta verificando presso l'ospedale Sant'Antonio Abate di Sassoferrato.

Premetto che mio padre a distanza ravvicinata deve controllare il valore INR del sangue per valutare il dosaggio del medicinale Coumadin (farmaco anticoagulante) in quanto un valore troppo elevato del dosaggio potrebbe provocare gravi emorragie interne.
Questa mattina, su segnalazione del laboratorio analisi di Sassoferrato, ho telefonato al numero verde regionale 07211779301 per prendere appuntamento (unico modo disponibile), come da richiesta del laboratorio, per poter effettuare le analisi di rito; dopo aver atteso almeno 15 minuti finalmente sono riuscita a parlare con un operatore il quale mi ha riferito che il laboratorio analisi di Sassoferrato assicura una prenotazione al giorno e quindi il primo giorno a disposizione per le analisi è il 6 luglio 2020; naturalmente ho segnalato l'urgenza e il tipo di analisi da effettuare ma l'operatore mi ha ribadito che quella data era l'unica disponibile. Questo sistema crea pericolo per l'incolumità delle persone, non garantisce i controlli necessari alla sopravvivenza e crea rischi per la salute pubblica.
Credo che queste situazioni non debbano verificarsi. Gli uffici sono stati quasi tutti riaperti come le fabbriche e le altre attività commerciali. Perchè non ci si organizza per riprendere le attività sanitarie? Perchè è ancora impossibile prendere appuntamento per qualsiasi prestazione al CUP unico regionale? Perchè il CUP di Fabriano è ancora chiuso e non prende prenotazioni per visite mediche di controllo?  E' veramente una situazione vergognosa!
Spero soltanto che la Prefettura si adoperi a ristabilire il servizio che dovrebbe essere garantito dal Servizio Sanitario nazionale prima che qualche persona possa rimetterci la propria vita (non per il Covid ma per la mancanza dei servizi di controllo medico).

Anna Maria Mulattieri Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico