Dibattito al chiostro sui vaccini

Dibattito al chiostro sui vaccini
IL CONVEGNOASCOLI Nella sala Cola D'Amatrice al chiostro San Francesco il primo incontro sulla tematica dei vaccini organizzato dalle Famiglie unite. L'appuntamento è per lunedì...

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IL CONVEGNO
ASCOLI Nella sala Cola D'Amatrice al chiostro San Francesco il primo incontro sulla tematica dei vaccini organizzato dalle Famiglie unite. L'appuntamento è per lunedì alle 21,15. Parteciperanno l'assessore comunale alla cultura, Giorgia Latini, il senatore Paolo Arrigoni della Lega, Mirko De Carli, dirigente nazionale del Popolo della Famiglia, Rosalinda Paolini, consulente legale dell'associazione Auret e Alessandro Lippo, consulente giuridico dell'associazione Utenti Marche. La politica, il movimento cattolico e le associazioni dei genitori si confronteranno su questo delicato tema verificando gli aspetti giuridici alla luce della recente pronuncia della Consulta, che ha dichiarato la legittimità costituzionale della Legge Lorenzin, attribuendo allo Stato la potestà legislativa in materia di vaccinazione, bocciando il ricorso proposto dalla Regione Veneto che riteneva la questione vaccinale una materia di esclusivo interesse regionale di cui all'articolo 117 della Costituzione. «Restano tutt'ora in piedi, però, due particolari violazioni legislative: la convenzione sui diritti del fanciullo ratificata con Legge 176 del 1991, che all'articolo 2 prevede espressamente il divieto di ogni forma di discriminazione nei confronti dei bambini. Discriminazione, che dopo la Legge Lorenzin, si sta attuando con la cacciata dei bambini non vaccinati o parzialmente vaccinati dalle scuole materne» .La libertà di scelta che sarà trattata nel convegno, riguarda anche la presunta imposizione, al nucleo centrale di ogni civiltà: la famiglia, dell'ideologia gender nelle scuole. Il disegno di legge Scalfarotto, infatti, prevede la denuncia penale per quei genitori che rifiutano tale insegnamento ideologico ai propri figli, sin dalla tenera età. La Famiglia italiana, invece, vuole il ripristino dell'insegnamento dell'educazione civica, abolito negli anni '90 «e che ha portato all'attuale degenerazione democratica e sociale dell'Italia».

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Corriere Adriatico