Sochi, Vladimir Luxuria fermata con la bandiera gay

Sochi, Vladimir Luxuria fermata con la bandiera gay
SOCHI - Questa mattina aveva annunciato, con un tweet, di essere sbarcata a Sochi, "con i colori dell'arcobaleno, alla faccia di Putin". Il tweet di Vladimir Luxuria. Ma in...

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SOCHI - Questa mattina aveva annunciato, con un tweet, di essere sbarcata a Sochi, "con i colori dell'arcobaleno, alla faccia di Putin". Il tweet di Vladimir Luxuria. Ma in serata, Vladimir Luxuria, storica esponente del movimento omosessuale e transessuale italiano, è stata fermata e arrestata dalla polizia e si troverebbe ora in una cella di sicurezza.




A rendere noto il fermo dell'ex parlamentare del Prc, è Imma Battaglia, consigliere comunale di Sel: "Vladimir era andata a Sochi per seguire i giochi e protestare contro la legge antigay di Putin. Aveva con sé una bandiera rainbow con scritto in russo 'Essere gay è Ok'". Luxuria, spiega Battaglia, "è stata bloccata immediatamente e portata in prigione - Ora si trova in una stanza sola con le luci al neon in faccia e la stanno interrogando…mi ha chiesto aiuto".



"Mi hanno presa con la bandiera - ha detto Luxuria al telefono parlando con la Battaglia - e mi hanno portato via. Sono chiusa in una stanza parlano solo in russo e non capisco niente aiutami".



Battaglia ha anche allertato il ministro degli Esteri, Emma Bonino che ha interessato della vicenda il console italiano a Sochi. "La Bonino mi ha detto che a Sochi abbiamo una unità di crisi che è già stata allertata - spiega la consigliere comunale -. Adesso fanno il giro dei posti di polizia per capire dove è stata portata. Emma mi ha detto di stare tranquilli che la troveremo".



"Luxuria siamo con te - ha commentato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center - Chiediamo al Ministro Bonino la massima attenzione per tutelare Luxuria in questa protesta civile che è di tutta l'Italia. Questa è l'Italia che piace vedere a Sochi". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico