«Orge gay con i soldi pubblici»: scandalo a Westminster, tories nella bufera

«Orge gay con i soldi pubblici»: scandalo a Westminster, tories nella bufera
LONDRA - Il caso 'Sexminster', del sesso spesso al limite dell'abuso nel Parlamento britannico, si sta trasformando in scandalo. Sulla stampa sono finite nuove accuse...

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LONDRA - Il caso 'Sexminster', del sesso spesso al limite dell'abuso nel Parlamento britannico, si sta trasformando in scandalo. Sulla stampa sono finite nuove accuse ai deputati di Sua Maestà e ai loro stretti collaboratori, che avrebbero addirittura organizzato party e orge gay usando i rimborsi spese pubblici.




Festini gay Le autorità di Westminster hanno infatti avviato un'inchiesta su un festino erotico in un hotel di lusso a Manchester, durante la conferenza annuale dei tory, che era stato addirittura 'pubblicizzato' in alcune chat sul sito di appuntamenti per omosessuali 'Grindr'. E fra i personaggi del partito conservatore coinvolti ci sarebbe anche Iain Corby, che si è dimesso dalla guida del Parliamentary Resources Unit, che riunisce i ricercatori di Westminster che lavorano per i deputati conservatori. Sarebbe stato lo stesso premier David Cameron a ordinare la sua uscita di scena e a chiedere una indagine interna sul caso. Si sospetta che il conto dell'hotel di Manchester dove è stato ospitato il festino - la camera costava 2500 sterline a notte - sia infatti finito nei rimborsi spese del partito.



Tories nella bufera Nei giorni scorsi Nigel Evans, ex vicespeaker tory, era stato scagionato dall'accusa di abusi sessuali e stupro ai danni di sette ricercatori e stagisti parlamentari. Dopo questo e altri casi, il partito conservatore ha così deciso di stilare un codice di condotta in risposta ai sospetti che a Westminster aleggi una 'cultura' in cui proliferano abusi e bullismo. Secondo una recente inchiesta di Channel 4, un terzo dello staff del Parlamento afferma di aver subito molestie e avances non desiderate nei corridoi del potere, spesso da parte di parlamentari ubriachi che avrebbero abusato del loro potere. Nella polemica è intervenuta anche Harriet Harman, la vice leader laburista, che ha parlato di una gerarchia tutta maschile propensa alle molestie.



Molestie a Westminster Ha rincarato la dose la giornalista Amanda Platell, che è stata portavoce di William Hague (attuale ministro degli Esteri) fra il 1999 e il 2001: «Troppi deputati vivono in un vuoto di moralità», ha dichiarato al Sunday Telegraph. Platell ha raccontato di diverse molestie subite da parte di parlamentari, spesso sposati, che hanno cercato, in diversi casi, di toccarla e baciarla quando lavorava a Westminster.
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Corriere Adriatico