Bomba d'acqua, apocalisse alla festa Morti quattro uomini, otto i feriti

I soccorsi e il Molinetto della Croda di Refrontolo
REFRONTOLO (TREVISO) - Si chiamano flash flood, alluvioni lampo. Arrivano senza preavviso. E travolgono tutto. Ieri sera è...

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REFRONTOLO (TREVISO) - Si chiamano flash flood, alluvioni lampo. Arrivano senza preavviso. E travolgono tutto.




Ieri sera è successo verso le 21 al Molinetto della Croda di Refrontolo dove era in corso la "Festa degli Omeni" con un centinaio di persone. Pochi minuti di pioggia battente e il torrente Lierza è uscito dagli argini spazzando via lo stand: scene da panico con la gente che tentava di aggrapparsi agli alberi ovunque pur di resistere alla furia dell'acqua e del fango che è arrivata a un metro e mezzo sopra il livello della strada e cercavano di difendersi dalle auto che iniziava a galleggiare.



Il bilancio provvisorio è di 4 morti, 8 feriti di cui uno gravissimo ricoverato all'ospedale di Treviso (gli altri sono ricoverati a Vittorio Veneto e Conegliano). Le vittime sono 4 uomini: Maurizio Lot, 50 anni, collaboratore della pro loco di Refrontolo, Luciano Stella, cinquantenne, imprenditore di Pieve di Soligo e titolare della Soligomme, Giannino Breda, sessantenne, di Falzè di Piave (frazione di Sernaglia della Battaglia). Il quarto morto sarebbe di Pieve di Soligo ma si attende il riconoscimento del corpo da parte dei familiari.



Sono ancora in corso le ricerche da parte dei sommozzatori di Vicenza che stanno controllando le auto rovesciate nel fiume alla ricerca di altri possibili cadaveri.



Alle 5 del mattino non sembravano esserci più dispersi visto che non sono giunte segnalazioni da parte di famiglie, ma si dovrà attendere le prossime ore per saperne di più e comunque i Vigili del fuoco e gli uomini del Soccorso alpino stanno continuando a cercare eventuali corpi tra alberi e fango.



L'impeto d'acqua ha trascinato parte dei presenti, alcuni dei quali sono stati scaraventati in un fiume vicino al Mulino della Croda, un luogo ben conosciuto e frequentato dai trevigiani. Sul posto sono arrivati i carabinieri delle compagnie di Vittorio Veneto e Conegliano, con numerosi militari, che stanno operando assieme ai Vigili del fuoco.



Le strade sono bloccate dalla valanga di fango, difficoltà anche per i soccorritori. Ci sono 150 persone bloccate nel ristorante "Da Brun" sopra il Molinetto della Croda e una cinquantina di persone sono bloccate anche all'agriturismo "Le noci" ad Arsanta dove era in corso una festa. Tra loro anche il sindaco di Belluno Jacopo Massaro.



Problemi di viabilità a Follina e a Farrà per il fango, mentre Rolle di Cison e Zuel sono isolati dalle frane.

Una frana sul versante opposto verso Valdobbiadene ha isolato anche il paese di Melies. Sono state attivate tutte le stazioni del Soccorso Alpino della Marca e di Belluno (97 persone in totale) e tre dei morti sono stati recuperati dal Soccorso Alpino. Attivate 11 ambulanze, tre mezzi per le grandi calamità, e vigili del fuoco di Mestre, Belluno e Treviso.



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