Poste di nuovo nel caos: niente pensioni L'azienda: presto ritorno alla normalità

Coda all'ufficio postale di Piazza Bologna
ROMA - Nonostante le rassicurazioni fornite nei giorni scorsi da Poste italiane sulla risoluzione dei problemi, grossi problemi si registrano anche oggi per il sistema informatico...

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ROMA - Nonostante le rassicurazioni fornite nei giorni scorsi da Poste italiane sulla risoluzione dei problemi, grossi problemi si registrano anche oggi per il sistema informatico che gestisce le operazioni agli sportelli, dai servizi postali all'erogazione delle pensioni. Nei giorni scorsi le Poste avevano spiegato che l'inconveniente iniziato il 1° giugno era dovuto al «malfunzionamento del software sui sistemi centrali Ibm sui quali appoggiano le attività degli uffici postali».




“Non c'è linea, computer a singhiozzo, non si assicurano i servizi postali”. E' il testo dei cartelli spuntati come i funghi in tutti gli uffici postali. Lunghissime le file agli sportelli, moltissimi gli anziani in coda per riscuotere le pensioni. Nonostante i cartelli esposti all'ingresso degli uffici postali, molti non hanno rinunciato ad aspettare nella speranza che il personale comunicasse che i terminali avevano ripreso a funzionare. In alcuni uffici postali le operazioni vanno avanti a rilento, in altri sono del tutto sospese, in altri ancora sono limitate al ritiro pacchi. Non mancano i casi di chi si è recato in più uffici postali nel tentativo di trovarne qualcuno in funzione e di chi ha denunciato al personale di non riuscire neppure a prelevare denaro col bancomat.



Agcom: «Non è accettabile il perdurare dell'incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane - afferma il commissario Gianluigi Magri - Non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell'era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo».



Tavolo di conciliazione per i risarcimenti. Poste Italiane ha accolto la richiesta delle associazioni dei consumatori di aprire un tavolo di conciliazione per risarcire gli utenti danneggiati dai disagi informatici.



«L'operatività degli uffici postali è ormai prossima alla completa normalità dopo i problemi tecnici dei sistemi Ibm e Hp che in questi giorni hanno determinato rallentamenti nella esecuzione delle operazioni postali e finanziarie - ha comunicato in serata Poste Italiane - L'inconveniente al software dei sistemi centrali sui quali poggiano le attività degli uffici è in via di completa risoluzione da parte dei tecnici italiani e statunitensi delle due società informatiche, che ora stanno continuando a eseguire test sulla regolare efficienza e operatività dei sistemi. Anche oggi gli uffici postali sono stati aperti oltre il normale orario di chiusura, fornendo un volume di servizi nella media delle attività abitualmente svolte. In particolare, sono stati garantiti i servizi a tutti i clienti in attesa, garantendo così oltre 6 milioni di transazioni; sono state pagate più di 250 mila pensioni e sono state eseguite oltre 1,5 milioni di operazioni di pagamento di bollettini. Poste Italiane si scusa con i propri clienti per i disagi dei giorni scorsi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico