Fallito l'assalto al portavalori con le armi da guerra sull'A1

Fallito l'assalto al portavalori con le armi da guerra sull'A1
PESARO - L'assalto non va a buon fine, il commando composto da quindici persone è costretto alla fuga in mezzo alle fiamme. ...

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PESARO - L'assalto non va a buon fine, il commando composto da quindici persone è costretto alla fuga in mezzo alle fiamme.






Hanno cosparso l'asfalto di chiodi e hanno bloccato la circolazione con auto e furgoni messi in mezzo e dati alle fiamme sull'Autostrada del Sole, in due punti, a nord per bloccare un furgone portavalori che sarebbe passato poco dopo, e a sud per garantirsi poi la fuga. Poi, alle 6.30 di stamani, quando stavano transitando anche tanti automobilisti, spettatori involontari, hanno iniziato l'assalto sparando con armi da guerra, come ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi, Vincenzo Russo.





Sono stati in 8 o in 9 ad entrare in azione con un'organizzazione di tipo para-militare per portar via quei cinque milioni di euro in contanti che erano sul blindato che è però riuscito a scappare fra fiamme e proiettili. A tentare la rapina sono stati appunto 8 o 9 ma altri 5 li avrebbero aiutati a preparare la scena della rapina sulla A1, sia sulla carreggiata sud all'altezza di Borghetto Lodigiano sia in corrispondenza di Pieve Fissiraga lungo carreggiata nord, dove sono stati portati e dati alle fiamme alcuni veicoli per creare due barriere di fuoco in attesa dei tre furgoni blindati della Battistolli. Quindi hanno sparato.



La preparazione delle guardie giurate sarebbe stato il primo motivo a far fallire il colpo. Il primo blindato, infatti, è passato e il vigilante che era alla guida si è subito accorto dei chiodi sulla strada e ha avuto la prontezza di incassarli 'volentierì nei suoi pneumatici per poi scostarsi e far passare, sulla via pulita dal suo mezzo, il secondo furgone, dove era custodito il denaro, che si è così potuto allontanare. Marco Meletti, addetto alla comunicazione del gruppo Battistolli, ha poi dichiarato che "ancora una volta si è dimostrato quanto sono ben addestrati i nostri uomini".



Anche il terzo blindato è stato costretto a fermarsi ma tanto era senza carico prezioso. Gli automobilisti bloccati a distanza hanno sentito i componenti del commando rivolgersi proprio a loro: "State indietro!. Parlavano in un perfetto italiano, secondo quanto hanno riferito. Da quel momento chi ha assistito alla scena ha iniziato a chiamare i centralini di 118 e forze dell'ordine. L'autostrada è stata chiusa nel tratto coinvolto, tra Lodi e l'allacciamento A1/A21 in entrambe le direzioni. I rapinatori intanto sono fuggiti su 5 auto rubate, come ha spiegato Alessandro Battista, capo della Mobile di Lodi. A Graffignana, alle 7.30, una donna è stato affrontata da 4 persone armate che le hanno rapinato l'auto. Gli inquirenti ritengono che fossero componenti della stessa banda di malviventi che per fuggire avevano bisogno bisogno di una vettura in più. Il tentativo di rapina fallito oggi ha un precedente molto simile per modus operandi e tecnica di assalto, con mezzi incendiati e chiodi sull'asfalto: l'8 aprile 2013 un commando entrò in azione tra Saronno e Turate, lungo l'A9 Milano-Como. Nel mirino dei banditi sempre dei blindati dell'azienda Battistolli. L'assalto - al contrario di quello di oggi - fruttò circa dieci milioni di euro, tra contanti e lingotti d'oro.







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