ROMA - La riforma delle pensioni firmata nel 2011 dall’ex ministro Elsa Fornero (risparmi complessivi da 80 miliardi entro il 2021 secondo una proiezione dell’Inps)...
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LA STRETTA GRADUALE Potranno quindi andare in pensione ancora quest'anno con 62 anni e 3 mesi le lavoratrici nate prima del 30 settembre 1951 mentre se si è nate a ottobre dello stesso anno l'uscita dal lavoro sarà rimandata almeno fino a luglio del 2015. Quanto alle donne autonome che figurano in gestione separata, nel 2014 potranno andare in pensione con almeno 64 anni e 9 mesi, con un anno in più rispetto a quanto previsto per il 2013. Per il 2016 e il 2017 saranno necessari almeno 65 anni e 9 mesi, requisito al quale andrà aggiunta, ovviamente, la speranza di vita Quanto agli uomini, nel 2014 andranno in pensione con gli stessi requisiti del 2013 (66 anni e tre mesi). I requisiti cambiano nel 2016 con l'adeguamento alla speranza di vita. Nel settore pubblico, quest’anno, restano invariati i requisiti previsti per il 2013. Si va in pensione ancora nel 2014 e fino al 2015 con 66 anni e tre mesi di età. Il requisito andrà adattato alla speranza di vita nel 2016. In tema di pensione anticipata, occorre ricordare che nel 2014 gli uomini potranno andare a riposo in anticipo rispetto all'età di vecchiaia se hanno almeno 42 anni e 6 mesi di contributi versati: un mese in più di quanto previsto nel 2013. Per le donne saranno invece necessari almeno 41 anni e 6 mesi di contributi (un mese in più di quanto previsto nel 2013). Anche i requisiti per la pensione anticipata andranno adeguati dal 2016 all'aumento della speranza di vita. Intanto, a tre anni dal blocco dell’indicizzazione dei salari all’inflazione, il 2014 scongela gli assegni. Non ci sarà tuttavia una rivalutazione piena per tutti: solo le pensioni lorde che non superano tre volte il trattamento minimo di 495,4 euro al mese avranno una adeguamento del 100%. Mentre tra questo importo e quello corrispondente a quattro volte il minimo (1.981,7 al mese) l'incremento si fermerà al 95%. Per poi scendere ancora progressivamente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico