Volpe con i cuccioli uccisi a fucilate ed esposti al pubblico a L'Aquila

Volpe con i cuccioli uccisi a fucilate ed esposti al pubblico a L'Aquila
L'AQUILA - Protesta in Abruzzo. Tre volpi, una mamma e due cuccioli, sono state uccise a fucilate e poi lasciate sopra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'AQUILA - Protesta in Abruzzo.






Tre volpi, una mamma e due cuccioli, sono state uccise a fucilate e poi lasciate sopra un muretto lungo un percorso ambientalista nei pressi di Roio, frazione del comune dell'Aquila. La macabra scoperta è stata fatta ieri pomeriggio dal consigliere comunale del Prc, Enrico Perilli, che stava facendo una passeggiata. «Una famiglia intera di volpi, compresi i cuccioli, uccisi con il fucile da caccia - spiega Perilli -. Un gesto di volgare vanto e prepotenza, tipico di chi esce in giro col fucile in questi periodi dell'anno. Ennesima strage ai danni di animali indifesi, una dimostrazione di violenza gratuita nei confronti di tre volpi. Purtroppo dai primi giorni di luglio 2014, infatti, sono iniziate le attività di abbattimento delle volpi a cura dei cosiddetti 'selercontrollorì, ossia di cacciatori che dovrebbero essere autorizzati dalla Provincia dell'Aquila che ha approvato il 'piano triennale di controllo delle popolazioni di volpi in alcune Zrc e aree cinofile del territorio dell'Atc».



Perilli ha avvertito il Corpo Forestale dello Stato, ma la carcasse, secondo quanto si è appreso, sono ancora lì. Cristiana Graziani, medico veterinario Animalisti Italiani Onlus, chiede un 'giro di vite' agli esami di abilitazione all'esercizio venatorio, ormai è evidente la necessità che questi esami siano espletati in forma più rigorosa, curandone maggiormente la preparazione circa la legislazione del settore. In particolare chiediamo al Prefetto di L'Aquila di sospendere immediatamente le operazioni di abbattimento notturno della fauna selvatica fino a quando non venga garantita la sicurezza per l'incolumità pubblica«. »La storia è nota, - continua la Graziani- la Regione Abruzzo, ha emanato alla chetichella, un documento che autorizza centinaia di cacciatori, a compiere ogni sorta di nefandezza sulle volpi nel periodo in cui allevano i piccoli«.





Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico