Uccisa e crocifissa, il Dna del maniaco in tre stupri tra Firenze e Prato

Uccisa e crocifissa, il Dna del maniaco in tre stupri tra Firenze e Prato
ROMA - ​I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con...

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ROMA - ​I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con sevizie, prostitute. Gli episodi sono del luglio 2011 a Prato, del marzo 2013 a Ugnano (Firenze), dove due giorni fa è stata trovata la prostituta uccisa, e del 21 febbraio scorso a Calenzano. Il dna è stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime, al momento di strapparlo con i denti.




Gli inquirenti potrebbero decidere di cercare tracce di dna anche sui reperti (il nastro adesivo) prelevati nell'ultimo episodio finito con l'uccisione della prostituta romena a Ugnano. Sempre nelle indagini dei carabinieri di Firenze emergono altri due episodi simili per caratteristiche e modalità, nonchè avvenuti negli stessi luoghi degli altri. Si tratta di violenze a prostitute denunciate il 9 dicembre 2006 a Ugnano e il 3 ottobre 2009 a Calenzano. In questi due casi non ci sono risultati da dna, tuttavia gli investigatori dei carabinieri si sentono di riunirli agli altri tre proprio per le similitudini emerse con i racconti delle vittime.



Un cliente particolare che chiedeva di praticare un giochino erotico senza rivelare in cosa consistesse. Questa la contrattazione in strada di una prestazione sessuale che emerge dalle indagini dei carabinieri su alcuni episodi di violenza su prostitute analoghi a quello degenerato due giorni fa nella morte della romena Andrea Cristina Zamfir a Ugnano di Firenze. Da testimonianze delle stesse vittime risulterebbe infatti che un uomo le abbia approcciate sulla strada negoziando una prestazione a base di un gioco erotico. Alla richiesta delle donne di sapere esattamente cosa intendesse il cliente fare, questo avrebbe risposto solo di mettersi nude e che eventualmente avrebbe loro detto dopo le sue intenzioni. Così, secondo quanto è possibile ricavare al momento, sarebbero cominciati gli incontri occasionali fra il maniaco seriale che gli inquirenti stanno cercando a Firenze e le prostitute. Probabilmente è successo la stessa cosa anche nel caso della romena rimasta uccisa nella stessa tipologia di gioco erotico denunciato dalle altre donne, invece sopravvissute.




Una donna ufficiale dei carabinieri, psicologa del Racis, sarà a Firenze nelle prossime ore per interrogare di nuovo le prostitute che negli ultimi anni hanno denunciato di essere state aggredite, violentate e seviziate, più o meno con le stesse modalità, dal maniaco seriale a cui gli inquirenti stanno dando la caccia e che è ritenuto anche responsabile della morte della prostituta romena Andrea Cristina Zamfir, 26 anni. La psicologa dovrà parlare con le prostitute anche per realizzare un identikit del maniaco, il più affidabile possibile. Secondo quanto si apprende infatti le varie denunce presentate agli organi di polizia sui vari episodi riporterebbero descrizioni dell'aggressore non esattamente uniformi, anche in ragione del particolare disagio sociale in cui versano queste donne. Oltre agli aspetti di prostituzione, infatti, alcune avrebbero problemi di tossicodipendenza e di un certo disagio psicologico, circostanze che ne condizionerebbero anche i racconti.

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Corriere Adriatico