ROMA - "Beccato" dall'implacabile obiettivo dei fotografi mentre consulta un sito a luci rosse sul suo iPad. Ad essere colto con le mani nel sacco sarebbe stato un deputato del...
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Il deputato, a quanto pare originario del Sud, si sofferma sulle immagini di due "professioniste": Dollyy e Daisy, due giovani romane che non fumano, ricevono a casa o in hotel, previo preavviso. I costi proposti, scrive il settimanale, sono intorno alle 450 euro per tre ore nel caso di Dollyy, assai più costosa invece Daisy che si offre per ben 700 euro (cena e dopocena) e solo per "incontri di classe con distinte persone". E qualora la si voglia tutta la notte bisognerà sborsare 1.200 euro: lo stipendio di un mese per una persona "normale".
Nell'articolo di Oggi non manca poi la "frecciatina": nel testo si ricorda infatti che il ministro australiano Paul McLeay, scoperto nel 2010 a guardare film porno sul Pc del Parlamento, si dimise e dichiarò: «Sono umiliato. È stato un errore ma mi rendo conto che la comunità si aspetta standard più alti».
«Stavo guardando e cancellando i messaggi sul mio iPad quando si è aperta una finestra e la pruderie maschile mi ha portato a fermarmi su quelle immagini di belle figliole...», ha poi spiegato Abbrescia. Ammette di essere «stato colpito in un momento di pruderie curiosa» il deputato Pdl, imprenditore e per due volte sindaco di Bari. «Non sono molto esaltato per quanto è accaduto. Ma ci tengo a dire - ha agggiunto - che sono un neofita dell'informatica, che non so accendere un computer, anche se da sindaco ho informatizzato il Comune di Bari». «Un mese fa - ha sottolineato - abbiamo ricevuto dal gruppo del Pdl l'iPad e sto cominciando a capire come funziona». «Le foto che saranno pubblicate - ha detto ancora - sono state scattate in Aula prima dell'inizio della seduta. La mia era una consultazione curiosa».
I messaggi dei colleghi: ora ti faranno sottosegretario. Dopo che le immagini sono state diffuse, Abbrecia ha cominciato a ricevere i primi messaggi dai colleghi. Uno gli ha scritto: «Grazie ai giornalisti ti faranno sottosegretario...», alludendo al caso Ruby e alle alle frequentazioni del presidente del Consiglio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico