LISBONA - Verso contraccettivi 'green', con un sempre minore impatto ambientale. "Il concetto di contraccettivo verde è una sfida. Una contraccezione efficiente è...
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La prima preoccupazione legata ai prodotti ormonali riguarda i composti che finiscono nelle acque e possono minacciare pesci e animali selvatici, avverte la studiosa. Il requisito fondamentale dei contraccettivi verdi è comunque l'efficacia,perché «un prodotto verde non è molto ultile se non funziona», riflette l'esperta. Ma è importante anche la durata:«Sicuramente l'impatto ambientale è ridotto se il prodotto è a lunga durata, piuttosto che con assunzione giornaliera. Occorre esaminare anche i materiali coinvolti nel ciclo di vita di ciascun prodotto, le risorse necessarie per realizzarlo,il design, la produzione, le confezioni e il trasporto, e infine lo smaltimento. Ogni singola fase potrebbe essere migliorata con l'obiettivo di rendere minimo l'impatto per l'ambiente - assicura Blithe - La sfida è dimostrare il beneficio di questo processo e riuscire a coinvolgere produttori, distributori e utenti a contribuire al miglioramento del processo dal punto di vista dell'impatto ambientale».
Sviluppare un green score, assicura, incentiverà gli stessi produttori, ma anche gli utenti a migliorare i propri metodi o il sistema d'impiego. «Un'idea interessante» secondo Emilio Arisi, presidente della Società di medicina italiana della contraccezione (Smic). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico