Zona gialla in Sicilia a un passo, la Sardegna migliora. E ora anche la Calabria rischia il cambio colore

Zona gialla in Sicilia a un passo, la Sardegna migliora mentre ora la Calabria rischia davvero
  La Sicilia viaggia verso la zona gialla, la Sardegna mostra timidi miglioramenti mentre la Calabria peggiora con un balzo di +3% di...

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La Sicilia viaggia verso la zona gialla, la Sardegna mostra timidi miglioramenti mentre la Calabria peggiora con un balzo di +3% di posti letto occupati in terapia intensiva e ora rischia il cambio di colore, quasi certamente non dal 23 agosto ma dalla settimana successiva. È il quadro che emerge dai dati aggiornati quotidianamente che raccontano come la prima regione a passare in giallo dovrebbe essere la Sicilia. La regione è in «area critica» per il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti. In base ai monitoraggi Agenas, infatti, ha toccato il 10% (+1%) soglia massima prevista dai nuovi parametri. Numeri in aumento anche per le aree mediche non critiche dove l'isola raggiunge il 17% (ben oltre il limite del 15%).

 

Sicilia verso zona gialla, il caso dei posti letto

Un quadro generale critico che ha reso necessario aumentare i posti letto tornando ai livelli di marzo. Per l'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, però «non si deve tenere conto della classificazione. Quello che deve preoccuparci è la diffusione del contagio in una fase nella quale c'è una grandissima mobilità, ma soprattutto un calo di attenzione che deve essere molto stigmatizzato». Secondo i dati forniti nel mese di agosto saranno oltre due milioni i turisti presenti sull'isola ma, spiega l'assessore, l'incremento dei numeri di questi giorni non è colpa loro. Se la Sicilia resta osservata speciale, la situazione in Sardegna sembra in miglioramento. Decongestionati i posti letto in terapia intensiva con un -2% mentre cresce dell'1% nei reparti toccando il 10%. Per il Cnr però anche la Sardegna è in una situazione complicata.

 

 

Peggiora la Calabria che ora rischia

Per quanto riguarda il resto dell'Italia, le terapie intensive sono in crescita anche in altre 8 regioni con il balzo della Calabria che tocca il 7% (+3%) e si attesta al 14% per le aree mediche. Al 7% (+1%) la Toscana per le rianimazioni. Anche i numeri dei decessi tornano a crescere, toccando quota 69 (dato che non si raggiungeva da giugno) a fronte di nuovi 7.162 i positivi (tasso di crescita al 3.1%). Nella sola Sicilia sono stati 997 i contagiati con 25 vittime anche se 24 dei decessi comunicati sono recuperi dei giorni precedenti. Anche la Campania ha segnalato il recupero di due decessi avvenuti nei giorni passati. Salgono anche ricoveri e terapie intensive. In controtendenza il dato degli attualmente positivi che registra un decremento di 334 unità rispetto a ieri passando da 128.782 unità a 129.116, un calo che non si registrava dal 15 luglio.

 

 

 

Casi in aumento a livello mondiale

A livello mondiale il trend è in aumento costante da circa due mesi con oltre 4,4 milioni di nuove segnalazioni solo nell'ultima settimana che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 206 milioni. Stando al bollettino settimanale dell'Oms nel periodo 9-15 agosto sono stati 66mila i morti, un numero quasi invariato rispetto alla settimana precedente, con il totale che è arrivato a oltre 4 milioni e 370mila.

 

 

 

 

La campagna vaccinale

Numeri che, tornando in Italia, confermano la necessità di una accelerazione della campagna vaccinale dopo l'atteso rallentamento di Ferragosto. L'obiettivo resta quello dell'immunità di gregge entro la fine del prossimo mese lasciando sullo sfondo l'ipotesi terza dose. Ad oggi il 66,43% della popolazione over 12 ha completato il ciclo e le dosi distribuite sono 81.310.918 con un incremento di circa 4 milioni in più arrivate nelle ultime ore. 

 

 

 

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Corriere Adriatico