BERGAMO - «Il Dna identifica una sola persona, ma teoricamente può essere trasferito da un posto a un altro». Lo sostiene Francis Collins, genetista statunitense, «padre»...
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Alla vigilia della nuova udienza a Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, dove si parlerà del Dna del muratore bergamasco, ritrovato sugli indumenti della ginnasta di Brembate Sopra, Francis Collins ha rilasciato un'intervista esclusiva al quotidiano «L'Eco di Bergamo» che sarà pubblicata sull'edizione di domani.
A proposito del trasferimento del Dna, Collins aggiunge che «ciò accade molto spesso se sangue, saliva, liquidi seminali e altri fluidi corporei sono lasciati su superfici». Nell'intervista al genetista americano e a Lawrence Brody, senior investigator del National Human Genome Reseach Institute, viene fornita anche una solida chiave di lettura sulla questione della non corrispondenza della parte mitocondriale del Dna, al centro dello scontro fra accusa e difesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico