Ritrovato il cadavere di Yana Malayko, la 23enne ucraina uccisa dall'ex fidanzato: era sotto una catasta di legna

Il cadavere era in campo al confine tra la provincia di Mantova e di Brescia

Ritrovato il cadavere di Yana Malayko, la 23enne ucraina uccisa dall'ex fidanzato: era sotto una catasta di legna
Ritrovato il cadavere di Yana Malayko, la 23enne ucraina uccisa dall'ex fidanzato: era sotto una catasta di legna. È successo oggi, poco prima delle 16. ...

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Ritrovato il cadavere di Yana Malayko, la 23enne ucraina uccisa dall'ex fidanzato: era sotto una catasta di legna. È successo oggi, poco prima delle 16. 

Il corpo, nascosto tra i rovi, era in un campo al confine tra la provincia di Mantova e di Brescia, poco dopo il cartello di Lonato, dietro ad una azienda florovivaista. A trovare il corpo di Yara sono stati i carabinieri durante una battuta insieme ad alcuni volontari. Sul posto c'è il procuratore capo di Mantova Emanuela Fasolato. 

Il corpo di Yana sotto una catasta di legna

 In un comunicato congiunto procura della Repubblica di Mantova e carabinieri hanno annunciato il ritrovamento del corpo di Yana spiegando che «alle 15:15 di oggi, all'esito di ininterrotte ricerche a Castiglione delle Stiviere, in via del Benaco, nei pressi di una centrale elettrica, sotto una catasta di legna una squadra di carabinieri ha individuato il corpo verosimilmente di Yana Maliko». «Sono in corso - prosegue la nota operazioni di polizia scientifica sul luogo per i primi rilievi in presenza della Procura della Repubblica, che coordina le attività e all'esito avverrà lo spostamento del cadavere per i conseguenti accertamenti tecnici e l'autopsia». Nel comunicato viene ricordato che lo scorso 21 gennaio i carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Mantova, avevano disposto il fermo di un cittadino moldavo, che «è attualmente in carcere in custodia cautelare per ipotesi di omicidio premeditato e aggravato da cessata relazione affettiva ed occultamento di cadavere. Il procedimento è in fase di indagini preliminari».

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Corriere Adriatico