X-Files a Napoli. "Un fantasma all'ex istituto dei pazzi". Video choc

NAPOLI - Sembrava di assistere a una delle scene tratte da X-Files, la serie in voga negli anni '90 incentrata sui casi di natura paranormale. Ma questa volta era tutto vero....

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NAPOLI - Sembrava di assistere a una delle scene tratte da X-Files, la serie in voga negli anni '90 incentrata sui casi di natura paranormale. Ma questa volta era tutto vero. Protagonista dell'avventura ai confini della realtà, un addetto alle pulizie che lavora presso l'Asl Napoli 1, nella zona Frullone che si trova nella parte collinare della città partenopea. Intorno alle sei del mattino, l'uomo ha varcato la soglia dell'Asl e si è diretto verso gli uffici della Direzione. Ma una volta raggiunto il piano si è trovato dinanzi a un fenomeno a dir poco inspiegabile.



Dopo aver aperto la porta, nella stanza gli è apparsa una figura luminosa che fluttuava nell'aria, dall'alto verso il basso. Dinanzi a quell'immagine eterea e in movimento L'addetto alle pulizie è rimasto pietrificato. L'istinto era quello di scappare via e raccontare l'esperienza appena vissuta ai vigilantes che stavano al piano terra, ma poi ha pensato che nessuno gli avrebbe creduto e così ha preso lo smartphone e ha scattato una foto. Subito dopo è fuggito via per le scale e in pochi minuti ha raggiunto il gabbiotto della Security dove sono posizionate anche le telecamere della videosorveglianza. In preda al terrore e al panico, L'addetto alle pulizie ha raccontato alle guardie giurate la sua avventura paranormale, chiedendogli di poter rivedere il video registrato dal sistema di videosorveglianza.
 

Effettivamente, dopo poco, sugli schermi è comparsa quell'immagine in movimento: "È un fantasma"- hanno gridato senza ombra di dubbio i tre addetti alla sorveglianza e l'uomo delle pulizie. In breve la notizia ha fatto il giro in tutto l'edificio e dopo poco intorno alla struttura si è creato un capannello di curiosi. In molti hanno visionato il video che vi riproponiamo: la maggior parte è concorde che si tratti di un fantasma, per qualcun altro la figura eterea assomiglia a un arcangelo. Resta il fatto che sia lo smartphone che l'occhio delle telecamere hanno catturato l'immagine di questa figura di luce, in movimento.


Già in passato la struttura godeva di una fama sinistra: gli stessi vigilantes e il personale delle pulizie giurano che in alcune ore della notte si sentono grida strazianti e lamenti provenire dal buio dei corridoi e dal silenzio dei piani superiori. In ogni caso se è vero che nei luoghi vecchi e segnati resta, impressa come un'impronta, la traccia di un passato di dolore e sofferenza allora quella traccia è più che mai evidente al Frullone. La struttura, in un passato non troppo lontano, accoglieva sofferenti psichici, i cosiddetti pazzi, che vivevano reclusi dietro sbarre, in quelli che una volta venivano chiamati manicomi. Quegli edifici custodivano storie non sempre a lieto fine, ma che anzi raccontavano di suicidi e di morti violente. Chissà che una di queste anime in pena, libera dal suo corpo malato, non vaghi ancora per i corridoi e le stanze di questa struttura, in cerca della pace. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico