Entrare di nascosto con l'account Facebook di qualcuno, salvare alcuni messaggi compromettenti e diffonderli su altri canali, anche destinati a conversazioni private, come...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'episodio, come riporta 20minutos.es, risale all'inizio di gennaio 2016. Una donna di Palma di Maiorca, in Spagna, che sospettava da tempo che il compagno la tradisse, si era appropriata della sua password di Facebook ed era riuscita a trovare le prove in alcune conversazioni scambiate con altre donne. Dopo alcuni furenti litigi, l'ormai ex fidanzato infedele aveva deciso di denunciarla per la palese violazione della privacy.
Inizialmente la donna aveva negato ogni accusa, ma le sue stesse amiche avevano confermato di aver ricevuto gli screenshot acquisiti illegalmente. Poi, dopo aver ammesso di aver salvato quei messaggi, ha spiegato davanti al giudice: «L'ho fatto solo perché volevo mostrarli al mio ex per avere spiegazioni, anche lui aveva il mio telefono sotto controllo». Queste dichiarazioni, però, non sono state prese per vere dai magistrati, che hanno respinto la richiesta di risarcimento danni per 12mila euro richiesta dall'uomo. In compenso, l'imputata è stata condannata a due anni e per i prossimi tre anni sarà sottoposta ad un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall'ex compagno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico