Nuovi vulcani sottomarini scoperti nel Tirreno. L'Ingv: «Uno è più grande del Vesuvio»

È uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani che si è sviluppato nel periodo compreso tra 780.000 e 20.000 anni fa e oggi non più...

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È uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani che si è sviluppato nel periodo compreso tra 780.000 e 20.000 anni fa e oggi non più attivo. Importante scoperta pubblicata sulla rivista Earth & Space Science News con un nuovo complesso vulcanico sottomarino nel Mar Mediterraneo, individuato a 15 km dalle coste tirreniche della Calabria: è composto da tre montagne principali, chiamate Diamante, Enotrio e Ovidio, di cui quest'ultimo formato a sua volta da cinque vulcani, di cui uno un pò più grande del Vesuvio.

 

Il risultato si deve ai ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Rispetto al complesso di 15 vulcani sottomarini scoperto sempre dall'Ingv insieme ad altri enti nel 2017 tra la costa sud di Salerno e quella calabra, «si tratta della stessa catena a livello geologico, ma di vulcani nuovi, con caratteristiche diverse. È infatti più vicino alla costa, ha un'estensione maggiore e diversi vulcani hanno forme arrotondate», spiega Riccardo De Ritis, primo autore dell'articolo. Ciò vuol dire che i vulcani «erano a livello del mare e sono stati erosi nel corso delle glaciazioni». «Il complesso vulcanico individuato nel Mar Tirreno - prosegue De Ritis - è stato suddiviso in due porzioni. Una parte occidentale, più distante dalla costa, i cui edifici vulcanici presentano un aspetto più accidentato e deformato da strutture tettoniche». La parte orientale, più vicina alla costa, ha invece edifici vulcanici arrotondati dalla sommità pianeggiante. «La nostra ricerca - conclude l'autore - getta nuova luce sull'esistenza di importanti complessi vulcanici sul fondale marino, a distanze dalla costa decisamente inferiori a quanto non si conoscesse in precedenza».
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Corriere Adriatico