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«Siamo arrivati a questo: i disabili non possono volare!». Le parole di Valeria Roberta Vetrano sono un pugno nello stomaco. La donna, disabile, sulla carrozzina, sfoga tutta la sua rabbia contro la decisione della compagnia aerea, Ryanair, che non ha voluto farla imbarcare sull'aereo all'aeroporto di Orio al Serio. Ed è lei stessa a raccontare cos'è accaduto.
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Motivazione surreale
«Mi presento al check-in per andare a Bordeaux e godermi il ponte in compagnia della mia cara amica e del suo micione...
Carrozzina a terra
La carrozzina di Valeria Roberta è elettrica, quindi dotata di una batteria che le consente di muoversi senza dovere usare la forza delle braccia. Dal racconto della donna, si capisce che Ryanair non intende farla salire perché la batteria non sarebbe originale. Peccato che Valeria Roberta mostra anche il certificato del costruttore che ne garantisce l'originalità. Ma niente da fare. La condizione per permetterle il viaggio è una sola. «Mi dicono di lasciare la parte motorizzata a terra, se voglio partire (nota per il lettore: questi mezzi non funzionano come carrozzine manuali se si stacca la parte anteriore), insomma Ryanair ha la soluzione per tutto: lascia la carrozzina, vai a piedi! Che buona idea!!! Perché non ci ho pensato prima?!?»
Nonostante le richieste della donna, la compagnia non avrebbe mandato un'assistenza adeguata. «Quello che penso di Ryanair e del responsabile che neanche ha voluto mostrare il suo volto, non lo posso scrivere qui. Voglio solo dire che non ha a che fare con qualità come umanità, decenza, civiltà. Ho solo una parola: vergognatevi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico