Vince 4 milioni di sterline alla Lotteria ma continua a essere un senzatetto

Mark Goodram e Jon-Ross Watson
LONDRA - Virtualmente è un milionario, ma per adesso non ha un tetto sopra la testa a Londra.  Uno dei due “vincitori” del premio di 4 milioni di sterline...

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LONDRA - Virtualmente è un milionario, ma per adesso non ha un tetto sopra la testa a Londra.  Uno dei due “vincitori” del premio di 4 milioni di sterline – non pagato a causa di presunte irregolarità sul metodo di acquisto del biglietto - è ora diventato un senzatetto. La vincita non è mai stata liquidata dalla società che gestisce i concorsi a premi poiché i due non sono riusciti a chiarire la situazione della carta usata per l’acquisto del gratta e vinci.


Secondo Camelot Group, per l’acquisto, sarebbe stata usata una carta rubata e quindi la vincita non può essere incassata.

Mark Goodram, trentasei anni, aveva “acquistato” il biglietto vincente, insieme all’amico Jon-Ross Watson, trentuno anni, poco dopo essere stato rilasciato dal carcere.

I due, provenienti da Bolton, si erano recati a Londra dopo la scoperta della vincita, usando i soldi prestati loro dagli amici per bere champagne e postare foto con delle banconote sui social.

Mark Goodram è ora per strada, dopo essere stato cacciato dall’appartamento dal suo ormai ex coinquilino. E’ stato avvistato venerdì in una strada di Bolton, mentre beveva sidro extra forte e mangiava polpette svedesi.

Un suo amico ha riferito: «Si dice “dalle stelle alle stalle”. E’ passato dal bere champagne, pensando di essere milionario, all’essere per strada a bere sidro. E’ uscito di prigione non molto tempo prima di questa storia, ed ora si trova in un momento molto difficile». Continua poi: «E’ davvero frustrato per il blocco della vincita, ma è ancora convinto di ottenere i soldi e dice di voler portare Camelot in tribunale nel caso in cui la vincita non venga pagata».

Camelot afferma che il gratta e vinci è stato acquistato a Clapham, a sud di Londra, con una carta di debito emessa per titolari di un conto corrente. Né Goodram né Watson risultano titolari di un conto corrente. Sostengono che il biglietto sia stato comprato per loro da un amico di nome “John”, del quale, però, non riescono a fornire un cognome, un indirizzo o un numero di telefono. Affermano soltanto che la persona voglia rimanere anonima e che si sia trasferita “al nord”.


Camelot ha ribadito che non consegnerà la vincita finché non sarà condotta un’indagine accurata che faccia luce sulla vicenda.

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Corriere Adriatico