Vietati i regali di fine anno alle maestre l'istituto: «Rischio corruzione, sequestrati»

Vietati i regali di fine anno alle maestre l'istituto: «Rischio corruzione, sequestrati»
Nelle chat dei genitori il regalino di fine anno agli insegnanti è trending topic già da prima che iniziasse giugno, il mese deputato alla chiusura delle scuole. E...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nelle chat dei genitori il regalino di fine anno agli insegnanti è trending topic già da prima che iniziasse giugno, il mese deputato alla chiusura delle scuole. E sull'entità del regalo - cui la legge italiana fissa un tetto, valido per tutti i dipendenti pubblici, di 150 euro - si accendono spesso infinite discussioni.


Per arginare il problema, alla Scuola Tedesca di Roma (scuola privata, ma finanziata per metà dalla Germania) hanno trovato una soluzione: «Per ciascun regalino non si può raccogliere più di un euro ad alunno - si legge nel comunicato diramato pochi giorni fa ai rappresentanti dei genitori su indicazione della direzione scolastica- in quanto regali di entità maggiore potrebbero essere interpretati come tentativo di corruzione». Vietato dunque, quest'anno spendere più di 20-25 euro per insegnante. Chi pensa di fare il furbo rischia il sequestro del dono: bisogna concentrarsi sul «valore meramente simbolico» dell'atto.

Un provvedimento che, al netto dei toni vagamente punitivi, risponderebbe, secondo voci interne alla scuola, a un'esigenza culturale: quella di togliere dall'imbarazzo gli insegnanti tedeschi, in larga parte provenienti dalla Germania, spiazzati dall'usanza italiana. «In Germania le regole per i regali ai dipendenti pubblici sono molto rigide - spiega un'insegnante -. Ai maestri si regala un fiore, una letterina, una canzone. Un regalo di valore economico importante ci mette in imbarazzo».


Il provvedimento, deciso a fine maggio dalla direzione della scuola in accordo con gli insegnanti, è stato discusso ai primi di giugno con i rappresentanti dei genitori. Che avrebbero insistito, secondo quanto riportato da alcuni di loro, per inserire il riferimento alla corruzione. Anche se «nessun caso di corruzione è mai stato segnalato nella struttura», specificano dal cda della scuola, è pur vero che non tutti i genitori - specialmente se hanno più di un figlio a carico - pensano sia giusto sostenere una spesa di dieci, quindici euro a bambino. Il provvedimento, valido per tutte le classi della scuola, dall'asilo al ginnasio, è una prerogativa della scuola tedesca romana: «È una regola non scritta - è il commento della scuola - che abbiamo sentito il bisogno di rendere più esplicita». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico