Calabrone entra in auto e la punge, turista muore sul lago di Bolsena

Calabrone entra in auto e la punge, turista muore sul lago di Bolsena
VITERBO - Erano in macchina per fare un giro del lago di Bolsena a Gradoli, nel Viterbese, quando la donna ha iniziato a gridare. Il marito ha fermato l’auto e allontanato...

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VITERBO - Erano in macchina per fare un giro del lago di Bolsena a Gradoli, nel Viterbese, quando la donna ha iniziato a gridare. Il marito ha fermato l’auto e allontanato quell’insetto che l’aveva appena punta, probabilmente un calabrone. Quindi la corsa disperata per cercare aiuto. L’ambulanza e l’automedica del 118 sono arrivati in 18 minuti, nonostante si trovassero in una zona un po’ isolata del lago. Lei, una tedesca 49enne, respirava ancora ma era già incosciente. I medici hanno cercato in tutti i modi di rianimarla, ricorrendo anche alle iniezioni di adrenalina. Ma non ce l’ha fatta: è morta dopo poco, per shock anafilattico.


Da anni questa famiglia tedesca aveva scelto il lago di Bolsena come buen retiro. Anche stavolta erano arrivati sul versante di Gradoli insieme ai due figli. Al momento del dramma, il padre e la madre erano soli in auto, vicino al ristorante “Da Giggetto”. Ed è proprio qui che hanno chiesto aiuto visto che l’uomo, in preda al panico per le condizioni della moglie, parla solo poche parole di italiano.

Appena avvertito il 118, nel disperato tentativo di salvarla, il marito ha provato anche a raggiungere il pronto soccorso di Acquapendente, il più vicino della zona. Ma ricontattato dai sanitari che stavano arrivando ha fatto ritorno al punto di incontro. L’area in cui si trovavano nel momento in cui il calabrone ha punto la 49enne è abbastanza isolata con problemi di ricezione per i cellulari. Appena verificate le condizioni disperate della paziente, gli uomini del 118 hanno anche chiamato il Pegaso per trasportarla d’urgenza in ospedale ma non c’è stato tempo: è deceduta prima per arresto cardio-circolatorio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico