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È stato un fiume in piena davanti al gip Roberto Veneziano il marito della casalinga 46enne di Tossicia, in provincia di Teramo, pure lui arrestato lunedì sera insieme alla moglie con l’accusa di estorsione in concorso ai danni dell’uomo che da circa due anni aveva una relazione extraconiugale proprio con sua moglie. Ieri pomeriggio, in tribunale, si è svolta per i due coniugi l’udienza di convalida durante la quale l’uomo ha tentato di spiegare la sua posizione (a difenderli l’avvocato Eugenio Galassi).
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Quando lunedì sera è stato chiamato in caserma dai carabinieri dove già si trovava sua moglie, portata lì dopo l’imboscata tesa dagli investigatori in seguito alla denuncia del suo amante che non ha ceduto al ricatto di dover dare 30mila euro in cambio del loro silenzio altrimenti quella relazione extraconiugale sarebbe stata svelata alla moglie, l’uomo, un impiegato 49enne anche lui di Tossicia, avrebbe subito fatto una forma di ammissione davanti ai militari.
E’ stato quest’ultimo a non cedere. A non voler dare quei 30mila euro iniziali che gli erano stati richiesti e pure in fretta, diventati poi 20mila con uno “sconto” quando l’amante ha insistito perché la somma era troppo alta. Dopo la denuncia, scattata quando la vittima ha raccontato tutto a sua moglie e insieme si sono rivolti ad un legale, l’avvocatessa Antonella Galizia, sono iniziate le indagini dei carabinieri che hanno portato fino alla consegna pilotata dei soldi. La donna è stata arrestata in flagranza di reato subito dopo. Al marito, invece, è stato trovato un video amatoriale che riprendeva i due amanti in atteggiamenti intimi usato dalla 46enne per la richiesta estorsiva.
La prova della loro complicità nell’intera vicenda secondo gli investigatori, contestata, invece, dal difensore, l’avvocato Galassi, che si è opposto, ieri, alla convalida dell’arresto (il provvedimento del giudice si conoscerà entro domani). Per quanto riguarda la casalinga 46enne, per la quale sempre l’avvocato Galassi al momento si riserva di farle fare una valutazione psicologica, in udienza la donna ha confermato la vicenda contestata, ma con una sua versione dei fatti un po’ diversa sotto il profilo della partecipazione all’estorsione contestata in questa fase dagli inquirenti. Da questa relazione extraconiugale durata anni la donna ne sarebbe uscita soggiogata o almeno questo è quando ha voluto far emergere di fronte al giudice, a tal punto da destabilizzarla. Per adesso restano gli atti, tutto ancora al vaglio di un giudice che nelle prossime ore dovrà decidere se convalidare gli arresti domiciliari o rimetterli in libertà. Una vicenda che racconta come l’amore, quello clandestino, possa trasformarsi facilmente e insidiarsi anche nei meandri dei sentimenti apparentemente più solidi e renderli ancora più incomprensibili.
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