CAMBRIDGE - Scoperte sette tra le stelle più antiche della Via Lattea: custodite nel 'cuorè della galassia, potrebbero conservare ancora l'impronta dell'universo...
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Passando in rassegna più di 14.000 stelle, hanno cercato quelle che contenevano la minore quantità di metalli: questa è infatti una caratteristica tipica delle stelle che si sono formate agli albori dell'universo, quando l'idrogeno la faceva da padrone mentre tutti gli altri elementi (metalli inclusi) dovevano ancora formarsi. Sette tra le stelle individuate presentavano questa caratteristica.
Una di loro è risultata essere addirittura la stella più povera di metalli che sia mai stata trovata nella Via Lattea, con una quantità di ferro 10.000 volte inferiore a quella del Sole. Secondo gli astronomi, la particolare composizione chimica di queste stelle sarebbe l'eredità lasciata dalle loro antenate, le primissime stelle dell'universo: nate nei primi 200 milioni di anni dopo il Big Bang, avrebbero concluso il loro ciclo vitale in modo spettacolare generando delle 'ipernovaè, esplosioni stellari dieci volte più energetiche delle supernovae ordinarie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico