Vendette social dopo il divorzio, mandano in rete le foto osé delle mogli

Vendette social dopo il divorzio, mandano in rete le foto osé delle mogli
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PORDENONE - Se mi lasci ti cancello. Ma non dal profilo Facebook, Twitter o Instagram, bensì ti cancello la dignità e la reputazione pubblica. E quello che doveva rimanere confinato alla sacra sfera dell'intimità di coppia, dove tutto o quasi è consentito, finisce online alla mercè di mezzo mondo. Succede anche a Pordenone, che in questo senso è molto meno provincia dell'impero di quanto si pensi. La moda (ma in realtà si tratta di un reato) del cosiddetto revenge porn, letteralmente vendetta porno, è arrivata anche in riva al Noncello e lo testimoniano le diverse denunce (almeno una decina) presentate nell'ultimo anno. E in alcuni casi si tratta anche di persone che non hanno ancora compiuto i 18 anni di età. Un fenomeno allarmante, dal meccanismo fin troppo semplice: una coppia si sfalda, avviene la separazione (in alcuni casi anche il divorzio) e per vendetta la persona lasciata o tradita sfoglia la rubrica fotografica del proprio smartphone o del computer di casa. Il cerchio si chiude con la pubblicazione online di immagini e video registrati e precedentemente inviati dal partner quando la coppia era ancora una cosa sola. E le conseguenze spesso sono inimmaginabilI.
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Corriere Adriatico