Gli adolescenti ‘ossessionati’ dalla tecnologia potrebbero trovare una via di salvezza, almeno per le loro notti insonni: una ricerca di alcuni scienziati olandesi,...
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Per risolvere il problema si potrebbero usare occhiali protettivi speciali: secondo le ricerche infatti la luce blu degli smartphone potrebbe interrompere l’orologio interno del nostro corpo, scrive il quotidiano Independent, e questi occhiali mitigherebbero gli effetti. I problemi non riguarderebbero solo il sonno, ma anche la memoria e la concentrazione e addirittura obesità, tumori e malattie cardiache. «Gli adolescenti passano sempre più tempo davanti a questi dispositivi, e in questa fascia di età i disturbi del sonno sono molto frequenti», ha detto Dirk Jan Stenvers, del Centro medico dell’Università di Amsterdam che ha presentato i risultati della ricerca al convegno annuale della European Society of Endocrinology.
Secondo quanto scoperto, gli adolescenti (tra i 12 e i 17 anni) che passano più di quattro ore al giorno davanti agli smartphone, impiegano quasi mezz’ora in più ad addormentarsi rispetto a coloro che passano meno di un’ora al giorno davanti allo schermo di un cellulare. I risultati sono ancora in una fase preliminare, ma per i ricercatori sono sicuramente promettenti: «L’uso di occhiali che bloccano la luce blu potrebbe ridurre l’impatto sul sonno degli adolescenti», ha detto Iroise Dumontheil, dell’Università di Londra. «Interessante è il fatto che indossarli ha avuto un effetto simile ad evitare completamente l’uso degli smartphone stessi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico