Incassavano affitti e anche il reddito di cittadinanza: 17 denunce

Incassavano affitti e reddito di cittadinanza: raffica di denunce
Percepivano il reddito di cittadinanza, con false attestazioni. Tra di loro, anche proprietari di immobili, che affittavano con regolare contratto ed altri beni. Una truffa, ai...

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Percepivano il reddito di cittadinanza, con false attestazioni. Tra di loro, anche proprietari di immobili, che affittavano con regolare contratto ed altri beni. Una truffa, ai danni dello Stato, che ammonta a oltre 95mila euro. L'operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione di Pescasseroli, agli ordini del maggiore Fabio Castagna, della Compagnia di Castel di Sangro, insieme al nucleo carabinieri ispettorato del lavoro dell'Aquila. I controlli, effettuati nei primi due mesi del 2023, hanno consentito di documentare, mediante un percorso di analisi info- investigativa, l'indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di 17 persone residenti a Pescasseroli e Opi. Sono tutti risultati, allo stato delle indagini, non in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. I casi esaminati, riferiti ad otto cittadini italiani e nove extracomunitari, rispondono a varie tipologie di artifizi, messi in atto.

Le omesse dichiarazioni

Tra i denunciati, c'era chi, all'atto dell'autocertificazione, ha omesso di dichiarare componenti del nucleo familiare, risultati essere proprietari di abitazioni e beneficiari di contratti di affitto o di atri redditi. Ma anche chi, ha dichiarato di vivere da solo, mentre, invece, era inserito in un nucleo familiare, con altri tre componenti lavoratori, con stipendio da lavoro dipendente. Il fenomeno maggiormente rappresentativo delle condotte, ha riguardato le false dichiarazioni sui requisiti di residenza e titolo di soggiorno, per beneficiare dell'assegno. Oltre alle mancate comunicazioni di periodi lavorativi, effettuati dai componenti del nucleo familiare. I denunciati, sono stati segnalati all'Inps, per la revoca, immediata, del beneficio. L'ente di previdenza, avvierà, ora, le procedure per recuperare le somme percepite. Le attività di controllo da parte dei militari dell'ispettorato, proseguono. E sono al vaglio, le posizioni di altri residenti nel comprensorio dell'Alto Sangro.
 

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Corriere Adriatico