MILANO - Ci sono altre 4 persone - tutte appartenenti all'unità di manutenzione territoriale di Rete Ferroviaria Italiana - indagate nell'inchiesta milanese sul...
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I nuovi indagati, che hanno ricevuto informazioni di garanzia come atto dovuto per poter nominare i propri consulenti per gli accertamenti tecnici irripetibili e per le autopsie che si terranno domani, sono Vincenzo Macello, Marco Albanesi, Andrea Guerini e Ernesto Salvatore, dell'Unità di manutenzione territoriale di Rete Ferroviaria Italiana. Le prime iscrizioni, nell'inchiesta che ipotizza i reati di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, hanno riguardato, invece, due giorni fa, Maurizio Gentile e Umberto Lebruto rispettivamente ad e direttore della produzione di Rfi e Cinzia Farisè e Alberto Minoia rispettivamente ad e direttore operativo di Trenord.
Ieri, invece, è stato il giorno delle informazioni di garanzia inviate alle due società, Trenord e Rfi, indagate in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, contestualmente a perquisizioni e sequestri di documentazione nelle loro sedi di Roma e Milano. Gli investigatori della Polfer, ieri, su disposizione dei pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, titolari dell'inchiesta con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, hanno raccolto «dati informatici» e «documentazione cartacea relativa alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria», comprese quella sui costi degli investimenti soprattutto relativi alla sicurezza di rete e vagoni.
Documentazione che si aggiunge alla prima relazione della Polizia Ferroviaria e dei Vigili del Fuoco depositata ieri ai pm e nella quale è stata fatta una ricostruzione di quanto è accaduto lo scorso 25 gennaio all'alba nei pressi della stazione di Pioltello, dove il treno partito da Cremona alle 5.32 è deragliato.
Corriere Adriatico