Trenitalia: «Aumento probabile dei biglietti, abbonamenti a rischio»

Trenitalia: «Aumento probabile dei biglietti, abbonamenti a rischio»
L'aumento dei pedaggi per Trenitalia potrebbe comportare nei prossimi anni un taglio dei servizi oppure un incremento dei biglietti. A lanciare il monito è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'aumento dei pedaggi per Trenitalia potrebbe comportare nei prossimi anni un taglio dei servizi oppure un incremento dei biglietti. A lanciare il monito è l'amministratore delegato Barbara Morgante, durante l'audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. «A fronte dei nuovi aumenti sui pedaggi probabilmente nei prossimi anni si dovrà tagliare.


È evidente che laddove i costi aumentano, l'azienda deve ribaltarli inevitabilmente sui prezzi o sulle tariffe», ha affermato, spiegando che mentre il pedaggio su linee Av era più alto rispetto a quello sulla linea tradizionale «perché si riteneva che con l'Av si dovesse ripagare il sevizio del debito per autofinanziamento della quota parte che aveva in capo il gestore dell'infrastruttura, oggi questo debito è spalmato su tutti i servizi».

E quindi entrando nel merito dei nuovi pedaggi che Trenitalia e altri operatori dovranno pagare a Rfi, dopo che sono stati rivisti dall'Authority, Morgante ha spiegato che «sull'Av l'aumento è del 2%, per i servizi internazionali di collegamento alle stazioni di confine l'aumento medio annuo è del 33%, per le Freccebianche l'aumento medio annuo è del 27%, la media- lunghezza, in servizio universale con lo Stato, aumenta del 21% ogni anno, i servizi regionali del 4% e le merci del 4%».

Pertanto «nei prossimi anni, da una parte si incrementeranno alcuni servizi a mercato, dall'altra saremo costretti a ridurre dei servizi, che sono sempre a mercato ma vanno su linea tradizionale, quindi prevalentemente le Freccebianche», ha sottolineato. E sempre sui servizi offerti da Trenitalia, Morgante ha affermato che «l'intenzione è mantenere gli abbonamenti» per l'Alta velocità ma «probabilmente differenzieremo gli abbonamenti lunedì-venerdì e lunedì-domenica, che costeranno di più». Per il numero uno di Trenitalia gli abbonamenti dovrebbero essere «visti non come un obbligo» per l'azienda «ma come un'attenzione per i propri clienti», perché «non ci possono essere imposizioni in regime di libero mercato», ha precisato.

L'amministratore delegato ha quindi colto l'occasione per spazzare via le polemiche che sono nate intorno al nuovo biglietto regionale valido 24 ore. «È stato introdotto soprattutto per combattere due fenomeni come l'evasione e l'elusione», ha detto, sottolineando che in due mesi, ad agosto e settembre, ne sono stati emessi «oltre 30 milioni» con «soli 100 reclami» presentati, ossia lo 0,0003%, e con un incremento dei ricavi del 4%. Inoltre, ha concluso, grazie a controlli «più serrati» sul trasporto regionale con un team «antievasione» sono stati recuperati «oltre 800mila euro».


L'audizione di Morgante però «non ha convinto» alcuni senatori della Commissione. Per Marco Filippi del Pd diversi problemi posti «non hanno avuto risposta» mentre per Alessia Petraglia di Sinistra Italiana, l'ad «è apparsa estremamente reticente e omissiva sul tema degli abbonamenti Alta velocità, che riguarda migliaia di lavoratori» e quindi c'è «massima preoccupazione».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico