ROMA - Non occorre fare visite ed ecografie in continuazione se si ha un nodulo tiroideo. Lo indica uno studio italiano che ha evidenziato come i noduli rimangono stabili...
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Pubblicato sul “Journal of the American medical association” (Jama) lo studio è stato ideato e coordinato da un team di emdici del dipartimento di medicina intrna e specialistica dell'università La Sapienza di Roma, con l'università di Catania e il gruppo degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo coordinato da Marco Attard.
Il lavoro ha coinvolto, per una osservazione di di 5 anni, mille pazienti con noduli tiroidei. Pazienti che sono stati sottoposti ad ecografia per misuare la crescita ed il possibile cambiamento dei noduli. Solo nel 15% dei casi è emerso un aumento del volume, crescita che non dava segni di malignità.
«Un dato - ha detto Attard - che deve rassicurare i pazienti. L'eventuale crescita nel tempo del nodulo non rappresenta un allarme». Lo studio ha inoltre evidenziato che solo nello 0,3% dei casi un nodulo benigno si trasforma in maligno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico