Ancora sangue in Thailandia, dove un attentato terroristico, di matrice incerta, ha colpito una nota località balneare, uccidendo una donna thailandese e ferendo una...
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Si tratta di una rinomata località balneare a 150 km circa a sud-ovest di Bangkok, nella provincia di Prachuap Khiri Khan, apprezzata dai turisti stranieri come dai thailandesi e sede di un palazzo reale, il Klai Kangwon (il nome si traduce letteralmente con «Lontano dalle preoccupazioni»), dove l'anziano re Bhumibol Adulayadej, ha vissuto stabilmente in anni recenti insieme alla consorte, regina Sirikit, di cui, fra l'altro, domani ricorre il compleanno, che i thailandesi celebrano anche come Festa della mamma. La prima delle due bombe, rivela la polizia, è esplosa in un vaso poco prima delle 22:00 locali (le 15:00 in Italia), creando panico ma senza ferire nessuno. A uccidere la donna e a ferire le altre persone è stata la seconda bomba, esplosa alle 22:20 in un'altra fioriera a una cinquantina di metri di distanza dalla prima davanti a un affollato bar. Le foto pubblicate dai media mostrano chiazze di sangue in terra.
Sul sito dell'Unità di crisi della Farnesina, 'Viaggiare Sicurì, un aggiornamento dell'ultim'ora avverte che «si sono verificate esplosioni nella località di Hua Hin» e «si raccomanda ai connazionali di evitare la zona, di tenersi informati sugli sviluppi della situazione sui media e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali». «In caso di emergenza - si specifica - contattare l'Ambasciata d'Italia a Bangkok al numero 0066 81 825 61 03».
Incerto il numero dei feriti, la loro nazionalità - alcuni tweet parlano di almeno due britannici fra essi - ma soprattutto la responsabilità dell'attentato, che non è stato rivendicato: secondo analisti, se fossero stati i ribelli musulmani dei vari gruppi separatisti che operano nelle tre province meridionali, al confine con la Malaysia, sarebbe la prima volta che questi colpiscono fuori dal territorio di cui rivendicano l'indipendenza.
Corriere Adriatico