Taglio parlamentari, si passa da 945 a 600 onorevoli: risparmi per 80 milioni annui

Taglio parlamentari, si passa da 945 a 600 onorevoli: risparmi per 80 milioni annui
Taglio parlamentari, quella della Camera è stata la quarta votazione della proposta di riforma della Costituzione. Il Senato ha infatti già votato due...

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Taglio parlamentari, quella della Camera è stata la quarta votazione della proposta di riforma della Costituzione. Il Senato ha infatti già votato due volte e la Camera una volta. Quando la proposta di legge entrerà in vigore, saranno modificati gli articoli della Costituzione (56 e 57) che determinano il numero di deputati e senatori. I primi diminuiranno da 630 a 400 e i secondi da 315 a 200 (esclusi i senatori a vita). Il Parlamento nel complesso passerà così da 945 a 600 membri, più i senatori a vita.


 
I risparmi. Se consideriamo che, in base a quanto riporta il bilancio della Camera, nel triennio 2018-2020 per pagare indennità e rimborsi a 630 deputati lo Stato spende ogni anno 144,9 milioni di euro, ricaviamo un costo annuo di 230 mila euro a deputato. Una riduzione di 230 deputati, dunque, creerebbe un risparmio potenziale di 52,9 milioni di euro ogni anno. Facendo lo stesso calcolo per il Senato - qui il suo bilancio 2018-2020 - otteniamo un costo annuo di 249.600 euro per senatore. Un taglio di 115 membri di Palazzo Madama creerebbe un risparmio potenziale di 28,7 milioni di euro ogni anno. Tra Camera e Senato, quindi, i risparmi sarebbero 81,6 milioni di euro ogni anno. Questa stima tuttavia è da considerarsi leggermente imprecisa, perché non tiene conto dei possibili risparmi che avrebbero le due Camere per il semplice fatto di dover ospitare 345 persone in meno.



Dubbi regioni. La riforma che taglia i parlamentari avrà ripercussioni che potrebbe essere oggetto di critiche da parte delle regioni medio piccole (Trentino Alto Adige, Friuli, Liguria, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sardegna) che, specie al Senato, non eleggeranno parlamentari di tutte le opposizioni, visto il nostro sistema tripolare. La variazione percentuale del taglio degli eletti è simile ma non uguale per tutte le regioni e naturalmente non ha toccato la piccolissima Val D'Aosta che avendo già oggi un solo parlamentare non potrebbe scendere a zero. L'altra regione piccola, il Molise, ne perderà invece uno su tre. 
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Corriere Adriatico