Alcol, tabacco, scommesse e porno: così gli adulti fanno affari sui ragazzi minorenni. Lo studio choc del Moige

Alcol, tabacco, scommesse e porno: così gli adulti fanno affari sui giovanissimi. Lo studio choc del Moige
Minori facili prede di alcol, tabacco, gioco d'azzardo e pornografia. Tutto a portata di mano con gli adulti che, invece di controllare, ci guadagnano. L'allarme è...

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Minori facili prede di alcol, tabacco, gioco d'azzardo e pornografia. Tutto a portata di mano con gli adulti che, invece di controllare, ci guadagnano. L'allarme è inquietante e viene dal Moige, il Movimento Italiano Genitori, attraverso l'indagine Venduti ai Minori, realizzata con l'istituto Piepoli su oltre 1.000 minori dai 10 ai 17 anni.

NO LIMITS. Il 57% dei ragazzi dichiara che, quando compra bevande alcoliche, nessuno verifica la sua età, la percentuale nel sud e nelle isole raggiunge il 65%, mentre al centro scende al 50% e al nord al 28%.

FUORI LEGGE Lo stesso vale per il tabacco e le sigarette: senza verifiche il 62% degli acquisti. I controlli ai distributori vengono aggirati, nell'11% dei casi, con il documento di amici, fratelli o genitori. Acquisti senza controllo anche nel 71% dei casi per infiorescenze di cannabis light.

LUDOPATIA Il rischio del gioco d'azzardo è diffuso anche tra i minori: gioca al gratta e vinci il 69% degli intervistati, il 45% con le scommesse sportive, seguono lotto, superenalotto e slot machine. I controlli sull'età sono assenti nel 65% dei casi. Per il gioco online e i videogiochi vietati agli under18 i controlli sull'età sono ancora più deboli.

ACCESSI HOT L'81% dei siti pornografici non verifica l'età dell'utente. Non solo. Quando viene chiesta l'età, il minore nel 15% dei casi mente. Spaventa anche lo scarso utilizzo dei genitori del parental control: solo un minore su 4 ha l'accesso limitato ai contenuti pornografici.

SOS GENITORI «I minori non possono subire un abuso commerciale lesivo della loro salute da parte degli adulti commenta Antonio Affinita, Direttore generale del Moige altrettanto grave è il vuoto normativo riguardo a cannabis light e videogiochi classificati dal Pegi come +18. Occorre con urgenza un intervento legislativo per evitare nei giovani comportamenti devianti o che sviluppino dipendenze».


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Corriere Adriatico